I rifiuti tessili di oggi si trasformano in risorse di domani: le imprese si mobilitano!

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Nell’era della sostenibilità, l’approccio circolare rappresenta la nuova economia, un paradigma economico rivoluzionario che permette alle imprese di crescere creando impatto positivo, sia in termini ambientali che sociali. La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) rappresenta ogni anno un’occasione unica per le aziende per concretizzare questa missione.

Anche in questa edizione 2022 il mondo imprenditoriale si sta attivando in tutta Italia per farsi promotore e protagonista della SERR, che ha luogo dal 19 al 27 novembre, giorni in cui il bel paese si sta colorando di iniziative di sensibilizzazione sull’importanza di diminuire i rifiuti. Quest’anno al centro c’è la tematica del tessile circolare e sostenibile che vede molte aziende impegnate in azioni concrete e creative per diffondere consapevolezza su modelli di consumo responsabile e offrire soluzioni circolari che possono portare innovazione e sostenibilità nel settore della moda e del tessile.

A partecipare a questa massiva call-to-action europea nella categoria “imprese” italiana della campagna, troviamo sia nuovi modelli di business con strategie circolari nel campo del tessile e dell’abbigliamento, sia aziende di altri settori che hanno scelto di mobilitare l’opinione pubblica sul tema.


Nazena – che grazie al riciclo delle fibre tessili trasforma scarti di tessili industriali e vestiti usati in nuovi prodotti – in questa particolare settimana ci presenta il contest “Spark your circular creativity”, che chiede alle persone di sprigionare la loro creatività per proporre idee di upcycling da realizzare con scarti di vecchi jeans.


Rifò, con l’azione From textile waste to a new resource, propone la campagna “Green Week”: una raccolta di abiti usati in cambio di un codice coupon, incentivando i clienti a donare per progetti ad impatto sociale. L’azienda si impegna a riciclare tutto ciò che viene raccolto in una nuova fibra per realizzare le sue nuove collezioni di capi. Inoltre Rifò contribuirà a diffondere il messaggio di un settore della moda più sostenibile riproponendo la campagna Circular Fashion, back to emotions.


Rete Cauto: con l’iniziativa All you can give realizza tre azioni legate al mondo della moda: la raccolta “Rivesti il mondo di valore” – in collaborazione con Caritas – e i due laboratori artistici: “Coloriamo il mondo di valore” eRenew Old Jeans”, il primo per coinvolgere i bambini, il secondo per creare una handbag personalizzata. La SERR si conclude con l’esposizione degli accessori prodotti nel laboratorio artistico Cardamomo: jeans usati che vengono affidati alle mani creative di persone che hanno incontrato difficoltà nella loro vita e che oggi stanno seguendo un percorso di re-inserimento nel mondo del lavoro.


Tra le molte iniziative proposte, si distingue anche AGESP, con Che bella idea!, un’azione educativa attraverso l’affissione nelle scuole di un manifesto contenente indicazioni e spunti su come riutilizzare e, in ultimo, riciclare i tessuti. Green Pea ci stupisce con un workshop di fashion upcycling per personalizzare t-shirts vintage.

Tante anche le azioni che incentivano la raccolta di abiti usati, tra cui Junker App per i rifiuti tessili che ci dà i tre steps per una perfetta differenziata dei rifiuti tessili e Mercatino ed OVS (in collaborazione con Humana) che mettono a disposizione contenitori di raccolta di vestiti in buono stato ai quali i clienti possono dare una seconda vita.

Ecco anche gli incontri online da non perdere organizzati dalle imprese, tra cui:

  • Fur of Love di Edizioni Green Planner, che insieme a tanti ospiti interessanti, tocca un tema molto delicato: favorire il recupero degli indumenti di pelo e pelliccia, per non trasformare in rifiuto ciò che già esiste e promuoverne riutilizzo e upcycling responsabile,  impedendo la realizzazioni di nuovi capi che sfruttano gli animali.
  • ARS Ambiente che il 25 novembre ci presenta il ciclo-viaggio in Cile di Michele Giavini nel webinar: “In bici al deserto di Atacama: discarica di vestiti usati, l’’idea di un viaggio in bicicletta nel deserto di Atacama per scoprire un’enorme discarica di vestiti nuovi ed usati, a causa della fast fashion.
  • Una strategia alla moda. Linee guida, di Comunità circolare, per presentare alcune buone prassi che le aziende del settore tessile possono mettere in campo per ridurre il proprio impatto ambientale.
Dopo le imprese e le associazioni, sarà il turno delle azioni virtuose delle altre categorie della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti: non perdetevi i prossimi articoli sull’impegno nella campagna di cittadini, amministrazioni pubbliche e istituti scolastici!