Come comunicare la crisi ecologica e climatica?

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Per il secondo anno il movimento internazionale Extinction Rebellion (XR) lancia una sfida agli artisti in tutto il mondo su come comunicare la crisi ecoclimatica. Ne parliamo con gli attivisti di XR e con un’artista, Mariella Ferrari.

Per Extinction Rebellion l’Arte riveste un ruolo molto importante perché è in grado di comunicare con le persone ad un livello profondo” spiegano gli attivisti di Xr&Art e Extinction Rebellion Milano, organizzatori della mostra “Distopia Utopia”, esposta dal 22 al 28 ottobre 2022 in contemporanea a Milano, Verona, Parigi, Makurdi (Nigeria) e Copenhagen, curata da Gabi Scardi.

“Per noi l’arte è la pietra d’angolo di un nuovo modo di costruire collettivamente il futuro, nonviolento e rigenerativo”.

In che modo bisogna comunicare la crisi climatica?

La sfida è tutta qua. Se da una parte c’è la necessità di essere espliciti sulle conseguenze disastrose della crisi in atto, d’altra parte una comunicazione unicamente basata sugli effetti devastanti può avere conseguenze controproducenti sulle persone, alzare barriere psicologiche, paralizzare nella paura, portare ad un atteggiamento di fuga e negazionismo. Una nuova comunicazione può avvenire non solo immaginando distopie ma anche evocando utopie, emozioni positive, usando per esempio ironia e paradosso per evidenziare la pericolosa assurdità della narrativa dominante e proponendo visioni basate su una nuova narrativa di interconnessione fra uomini e natura. L’obiettivo di questo progetto, che è alla sua seconda edizione, è coinvolgere il mondo dell’arte nella ricerca di nuovi messaggi efficaci per rompere la “bolla” dell’ambientalismo.  Una narrativa nuova, che racconti la crisi eco-climatica ricorrendo a immagini e messaggi stimolanti.

La prima edizione ha avuto luogo a Milano durante la PreCop26 nell’ottobre 2021, con la partecipazione di 50 artisti internazionali e oltre 150 opere, da ogni parte del mondo.

Il progetto è ‘open source’, ognuno può organizzare la mostra dove vuole scegliendo e scaricando liberamente le opere che sono disponibili online. La piattaforma web consentirà inoltre di creare interazione fra artisti e pubblico in modo che possano ricevere feedback sul loro lavoro.

Mariella Ferrari è un’artista che ha partecipato a entrambe le edizioni. Racconta:

Ho risposto con entusiasmo alla chiamata di XR pur non essendo attivista, perché condivido le tematiche e perché credo che l’arte possa contribuire a diffondere un messaggio di speranza. Noi dobbiamo cercare il bello di una visione che risolva la fatica di vivere. Nel 2021 ho presentato “Solar Punk”, acquerello e collage su carta. Quest’anno ho realizzato un altro acquerello, “From Linear to Circular”. Amo molto questa tecnica, negli acquerelli non si deve coprire il chiaro, bisogna mantenere la trasparenza ed è molto simbolica, secondo me, questa leggerezza. Inoltre, non prevede utilizzo dei solventi e quindi rimane un mezzo poco impattante che me lo fa amare ancora di più.

Per quanto riguarda il tema, dal lineare al circolare, il disegno richiama il paradigma dell’economia circolare:

È prima di tutto una visione del futuro. L’ambiente non è separato ma vivo, ne facciamo parte, traiamo la nostra energia e positività dall’ambiente e la restituiamo. L’economia lineare è invece un’economia bellica, distruttiva per ambiente e l’umanità, che depreda ma non restituisce.

Il progetto nato con la mostra continua: gli attivisti di XR rinnovano l’invito agli artisti di organizzare nuove mostre e di trovare nuovi spiragli di collaborazione.

Per aderire e organizzare mostre scrivere a xrartmilano@protonmail.com 
In copertina: Carmel Horowitz | This Is Fine