Black friday sostenibile: il caso Patagonia

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Venerdì 25 novembre in tutta Italia si celebra il Black Friday. Benché non si tratti di una festività, il venerdì nero viene visto come un importante appuntamento per il commercio:  il giorno dopo il Giorno del Ringraziamento – il Thanksgiving day, una delle feste più importante negli Stati Uniti con la quale si ricorda il giorno in cui i padri fondatori ringraziarono Dio per avergli concesso di vivere nel Nuovo Mondo – inizia ufficialmente la stagione dello shopping natalizio. In questa giornata i negozi e le catene di rivenditori offrono forti sconti sui propri prodotti. Una pratica iniziata negli Usa che si è progressivamente espansa in tutto il mondo, Italia compresa.

Envi.info ha voluto fare una prova: digitare sui motori di ricerca la parola “black friday” accostandogli la parola “sostenibile”. Come facilmente prevedibile, non sono saltati fuori risultati attinenti alla ricerca. Tranne uno, che ci ha colpito: riguarda l’iniziativa di Patagonia.

patagonia

Patagonia devolverà il 100% dei ricavi alle associazioni

Il giro d’affari è impressionante: secondo i dati di una ricerca condotta dal portale di comparazione prezzi Idealo.it, “in Italia, nel 2015 si è registrata una crescita del fenomeno pari al 33,46% rispetto l’anno precedente”.

Eppure nella comunicazione non c’è traccia di parole che invitino alla sobrietà. L’unico risultato ottenuto dalle ricerche sui motori di ricerca riguarda Patagonia, il noto marchio di articoli sportivi da montagna, già famoso per le sue guide alla riparazione dei prodotti condivise con i clienti. Ebbene, sul loro sito è possibile leggere che “Patagonia devolverà il 100% dei proventi delle sue vendite nel giorno del Black friday a favore delle associazioni ambientaliste“.

black friday

La decisione arriva dopo l’elezione di Trump

Non tutti sanno che Patagonia già destina l’1% delle sue vendite globali alle organizzazioni ecologiste. L’anno scorso la cifra ha raggiunto 7,1 milioni di dollari (circa 6,6 milioni di euro). Per le vendite del Black friday si prevede invece un introito di oltre 2 milioni di dollari frutto dello shopping negli 80 negozi mondiali e online. La decisione di rafforzare l’impronta ambientalista sarebbe la conseguenza dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. “L’idea è nata dopo le elezioni – ha commentato Lisa Pike Sheely, vice president per i programmi ambientali di Patagonia – questo è un momento difficile e pieno di divisioni per il nostro Paese. Sono convinta che l’ambiente possa rappresentare invece una elemento unificatore”. La donazione andrà a favore di 800 associazioni ambientaliste.

L’iniziativa di Patagonia, oltre a dare un buon esempio da imitare, offre uno spunto di riflessione: perché nessuna testata ha applicato il concetto di consumo critico e sostenibile al black friday? Un invito che envi.info rivolge ai consumatori, specialmente in questa settimana che è la Settimana Europea per la Riduzione dei rifiuti (SERR).

Maurizio Bongioanni

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