Un umido di qualità

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di Eleonora Anello

Responsabilizzare i cittadini, incentivare i comportamenti virtuosi nella gestione dei rifiuti per migliorarne la qualità e i processi di trattamento e riciclaggio. Questi gli obiettivi principali della campagna di comunicazione ambientale “Umido pulito” attivata nel 2009 in 39 comuni del territorio affidato a Etra, l’azienda che gestisce i rifiuti in 75 Comuni delle province di Padova, Vicenza e Treviso.

La campagna mirava a diffondere l’utilizzo esclusivo da parte degli utenti dei sacchetti biodegradabili per il conferimento dei rifiuti organici in modo da migliorare la purezza dell’umido raccolto, incentivandoli tramite un prezzo contenuto e stabilito dall’amministrazione per mezzo di specifici accordi stretti con gli esercenti. L’azione comunicativa ha quindi coinvolto diversi soggetti: i comuni interessati; i negozi e i supermercati; i cittadini e le aziende che conferiscono l’umido e che rappresentano il target finale.

«Abbiamo voluto indurre abitudini virtuose nella gestione dei rifiuti, anche attraverso attività di controllo per valorizzare i comportamenti corretti e penalizzare le irregolarità –spiega Selena Pajaro, coordinatrice della comunicazione e dell’educazione ambientale di ETRA- e per fare ciò abbiamo informato in modo puntuale le amministrazioni attraverso una rendicontazione esaustiva, affinché possano essere applicati eventuali meccanismi incentivanti o deterrenti e passare dalle parole ai fatti. Sicuramente solo informando il cittadino, ossia il soggetto attivo del processo di raccolta, sul destino del rifiuto raccolto, si possono ottenere risultati migliori. Al momento, siamo entrati nella seconda fase di verifica dei risultati che prevede il controllo da parte di operatori circa la correttezza della raccolta dell’umido. Laddove si riscontrano irregolarità vengono segnalate al cittadino tramite un bigliettino giallo in cui si evidenzia la categoria di errore compiuto. La verifica verrà rieffettuata e in caso di reiterazione di comportamenti scorretti verrà consegnato un cartellino questa volta di colore rosso che potrebbe anche prevedere la perdita della riduzione sulla tariffa dei rifiuti oppure perfino una sanzione. Questo dipende da comune a comune. Se la verifica invece, come è accaduto nella maggior parte dei casi, grazie soprattutto alla nostra campagna, dà esito positivo, l’amministrazione si complimenta con il proprio cittadino rilasciando un cartellino verde».

I cittadini rappresentano senza alcun dubbio un nodo cruciale dell’azione comunicativa. E ce lo confermano anche le parole della Pajaro «Per noi il cittadino è importante soprattutto dal punto di vista della responsabilità, per questo pensiamo che sostenere un costo, come quello dei sacchetti, seppur inferiore a quello di mercato, possa stimolarlo a essere più attivo e a fare meglio».

Questo progetto dimostra inoltre come anche l’alleanza con il territorio sia significativa. La campagna infatti, in accordo con l’amministrazione comunale, ha proposto ai commercianti una convenzione che prevede l’impegno a garantire in ogni momento la disponibilità di sacchi biodegradabili certificati per il conferimento dell’umido, escludendo la vendita di qualsiasi sacco sprovvisto di tale certificazione o che possa creare confusione negli utenti. Inoltre, per poter comparire sul sito e avere ampia visibilità anche in tutti i materiali informativi, è necessario da parte del negoziante rispettare un prezzo massimo per la vendita, molto favorevole per i consumatori e che incentiva l’acquisto regolare dei sacchetti. La Pajaro a tal proposito dichiara che «Il rapporto con i commercianti è molto vivo e dalla loro collaborazione traspare sensibilità al problema e interesse a effettuare un servizio utile alla collettività».

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