Progetto Scuole Rifiuti Zero

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Il Progetto Scuole Rifiuti Zero nasce nel 2015 a Terracina, a cui hanno aderito sempre più scuole. Nell’anno scolastico 2023-2024 sono stati coinvolti 48 istituti, prevalentemente nel Lazio e Campania, dalla terza elementare alla terza superiore, con 1300 alunni e un centinaio di docenti collaboratori.

Ne parliamo con Marina Mobilio e Raffaele Mauro, storici attivisti del Comitato Rifiuti Zero Terracina.

Come è iniziata questa passione per l’educazione ambientale, in particolare sui rifiuti zero?

Siamo entrambi docenti di matematica e fisica, attivisti ambientalisti da una cinquantina di anni e da 15 anni organizziamo iniziative e Progetti Zero Waste nelle scuole, seguendo la Strategia Rifiuti Zero di Paul Connett.

Dal 2009 al 2013 abbiamo diffuso in scuole di Lazio e Campania informazioni sulla crisi dei rifiuti a Napoli, partecipando nel 2009 alla prima Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) con un Istituto Superiore di Terracina.

Nel 2014 il Comune di Terracina si è impegnato all’adesione alla Rete Italiana dei Comuni Rifiuti Zero e i docenti del Comitato Rifiuti Zero hanno iniziato collaborazioni con le scuole, coinvolgendole tutte nelle SERR che si sono svolte a fine novembre di ogni anno.

A settembre 2015 è nato il gruppo nazionale Facebook Scuole Rifiuti Zero ed è iniziato sistematicamente il progetto. Negli ultimi cinque anni abbiamo stretto collaborazioni con i gruppi dei Fridays For Future e i Teachers For Future, partecipando e organizzando Global Strike a Terracina e a Napoli.

Che metodologia e strumenti usate per veicolare le informazioni e attirare l’attenzione degli studenti?

Nel progetto sono previsti laboratori didattici, incontri interattivi su:

  • Buone Pratiche per la Riduzione, il Riuso, la Riprogettazione e il Riciclo, sui Cambiamenti Climatici
  • Cause e rimedi per la mitigazione e l’adattamento
  • l’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile

Presentiamo slides,  che commentiamo con gli studenti, distribuiamo materiale informativo e didattico di nostra produzione, monitoriamo con apparecchi appositi la CO2 nelle aule.

Il rilevatore di CO2 incuriosisce parecchio studenti e colleghi ed è un buon punto di partenza per intavolare un dialogo costruttivo, con proposte di allargamento del verde scolastico all’interno e all’esterno dell’edificio, allestimento di orti didattici e compostaggio.

Giochiamo anche con un gioco didattico di nostra invenzione “La Tombola della Differenziata e le 4R”, con la collaborazione dei docenti della classe, a cui forniamo materiale informativo e didattico per proseguire il lavoro di sensibilizzazione.

Il gioco li appassiona molto, indipendentemente dall’età.

Potete fare qualche esempio di Progetto particolarmente riuscito?

I progetti particolarmente riusciti sono stati quelli del 2022-2023 riguardanti l’Azione SERR 2022 Tessile Circolare e Sostenibile.

Un Guardaroba Sostenibile per il Pianeta”, dove gli studenti hanno prodotto oggetti e opere artistiche con abiti dismessi. Si sono anche impegnati ad acquistare indumenti con tessuti naturali ed eventualmente usati, cercando di ridurre i propri guardaroba e donando abiti in buono stato a famiglie bisognose.

Quest’anno ci siamo occupati invece della Riduzione degli Imballaggi con l’Azione SERR 2023 Meno Imballaggi, Meno CO2”. Gli studenti hanno proposto iniziative come l’acquisto nei mercatini e nei piccoli esercizi commerciali e riprogettazioni per le ditte e si sono impegnate a ridurre l’usa e getta.

Speriamo che questi progetti, gratuiti per le scuole, si estendano. Crediamo che l'educazione ambientale debba essere libera da conflitti di interesse e condizionamenti e affidata a gestori che credano nei valori trasmessi.