Artisti per Natura: l’Arte che vigila sulla biodiversità

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Nasce nel 2013 il progetto Artists4Rhino, quando Gabriele Buratti e Marco Ferra, entrambi pittori, decidono di elevare la propria arte a beneficio di una causa, quella per la tutela della biodiversità.

In principio, è nel rinoceronte che Gabriele e Marco individuano l’ignobile contributo dell’uomo nel mettere a repentaglio il delicato equilibrio naturale che supporta la vita sulla Terra. Un equilibrio delicato proprio perché nel momento in cui anche la più piccola delle componenti naturali viene sottratta al suo lavoro, pian piano si sfalda.

Dall’idea di catalizzare l’attenzione degli artisti sull’importanza fondamentale della biodiversità, legando il proprio lavoro ad una causa di tutela ambientale, Gabriele Buratti e Veruschka Dossi, ad oggi i titolari unici di Artists4Rhino, organizzano eventi a base di arte e scienze naturali, spronando “le persone a riflettere su tematiche di fondamentale importanza”. Tra queste anche quella legata alla “convivenza uomo-animale e all’accettazione della biodiversità, perché non c’è altra strada”, racconta Veruschka.

Su questi presupposti, nel 2014, viene organizzata la prima mostra sui rinoceronti – creature catalogate come “animali in via di estinzione e specie a rischio” dal WWF a causa dei falsi miti che circondano il corno del rinoceronte – che coinvolge 46 artisti e personalità di spicco quali Enrico de Barbieri, Console Onorario del Sudafrica, e Davide Bomben, Presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa (AIEA) e istruttore capo dei reparti antibracconaggio per il rinoceronte e altri animali.

Da un lato parte del ricavato della vendita delle opere degli artisti viene devoluto alla causa; dall’altro il contributo di esperti sigilla l’unione tra arte e scienza della conservazione delle specie, spiega Gabriele. Dai rinoceronti, il progetto si evolve. Non solo quindi “artisti per i rinoceronti” ma “artisti per natura”. Negli anni successivi, visto anche il riscontro entusiasmante ottenuto non solo dalle persone ma anche da altre associazioni italiane e internazionali, Artists4Rhino espone a sostegno dei cetacei, con Sabina Airoldi del TETHYS, e dei pachidermi, in collaborazione con Sheldrick Wildlife Trust.

© 2023. Verushka Dossi, “Sinapsi Aurea”. All rights reserved.

“In questi ultimi quattro anni l’arte è stata penalizzata molto. solo il fatto di trovarsi, discutere e sentirsi uniti a una causa importante permette anche agli artisti di ritrovare il proprio ruolo”, confessa Veruschka.

A pensarci, l’arte è la prima forma di comunicazione che non conosce confini. In effetti, nella preistoria, “l’uomo per comunicare incideva e dipingeva le caverne con le proprie mani, per raccontare le sue giornate, la caccia, e per mettersi in contatto con il sacro”, continua. L’arte diventa anche strumento di riscoperta della propria natura e di come questa sia intrinsecamente legata al selvaggio”, racconta Veruschka, per poi introdurre la mostra Leggenda 5 ARTigli, inaugurata a Bussolengo l’11 novembre 2023.

In seguito all’uccisione di Amarena e alla soppressione di M90, “abbiamo deciso di promuovere un progetto ponte che andasse ad unire le regioni del Trentino-Alto Adige e dell’Abruzzo, e che permettesse la rivalutazione del nostro rapporto, della nostra convivenza con la natura”, continua, “Il titolo stesso, 5 ARTigli, riprende il nome dato all’orso come animale sciamanico dai nativi americani”, laddove il selvaggio era il terzo occhio dell’uomo, conclude Veruschka.

“Prossimamente, il 2 marzo, torneremo a Trento con Ornella Dorigatti e Marco Ianes di OIPA Italia per una giornata interamente dedicata agli animali”, anticipa Gabriele, dove, sarà inoltre possibile rivivere l’evento di lancio di Leggenda 5 ARTigli e ammirare alcune delle opere che vi furono protagoniste.

© 2023. Gabriele Buratti, “Il canto dell’orso”. All rights reserved.

Anche l’arte riscopre, in Artists4Rhino, la sua vera e primordiale essenza: non una proposta di vendita, meramente commerciale, bensì una tendenza a smuovere le coscienze a sostegno di quel bene comune che è la (bio)diversità.

Immagine di copertina: © 2016. Gabriele Buratti, “Diritto di cittadinanza”. All rights reserved. (cropped)