Se la tua città ti pagasse per andare al lavoro in bici?

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Provate a digitare sul vostro motore di ricerca “Bike to Work”. Com’è probabile, verrete piacevolmente stupiti dal numero di città in tutta Italia che hanno aderito nel corso degli anni a questo progetto di mobilità sostenibile.

Un’iniziativa generalmente promossa dalle pubbliche amministrazioni che, oltre a stimolare l’utilizzo della bicicletta per raggiungere il proprio luogo di lavoro, è un esempio di comunicazione ambientale che fa tesoro dei principi dell’ormai nota nudge economy. Piccole spinte gentili che incentivano buone pratiche, in contesti territoriali che fanno buon uso di messaggi globali. Bike to Work nasce come giornata mondiale ideata dalla Lega dei Ciclisti Americani nel 1956, ed è presto diventata una sfida settimanale, mensile e – perché no – quotidiana. Di cosa si tratta?

In soldoni, partendo dall’obiettivo di incoraggiare l’uso di biciclette nel percorso casa-lavoro, sono molti i Comuni che hanno deciso di attivare un meccanismo di incentivi e premi per chi ogni giorno decide di fare una scelta sostenibile nei propri spostamenti. Prendiamo l’esempio recente di Trento.

Bike to Work è una delle tredici iniziative stanziate dalla città per la mobilità urbana, ed è attualmente in fase di sperimentazione. 25 centesimi per ogni km percorso, per un massimo di 2 euro al giorno e di 20 euro al mese. Per le prime sette persone classificate per numero di km, è previsto un premio aggiuntivo tra i 20 e i 50 euro. Per questo progetto, il Comune ha stanziato 36 mila euro.

A Trento, si aggiunge lo sconto del 30% sull’abbonamento dei mezzi pubblici, l’introduzione di spogliatoi e docce negli uffici, incentivi sul carpooling, l’organizzazione di un forum trimestrale sul tema della mobilità sostenibile. Il Comune conta ad oggi l’adesione di 32 aziende pubbliche e private: 9 mila dipendenti, a cui si sommano 16 mila studenti.

Continuiamo a monitorare i successi di queste iniziative e le strategie di comunicazione con cui vengono veicolate. L’impressione è quella di voler tendere verso uno reale sviluppo del concetto stesso di mobilità, sempre più vicino ai modelli che arrivano dal Nord Europa. Continuiamo, poi, a cercare sui nostri motori di ricerca i Comuni che via via aderiscono a questa tipologia di progetti, scoprendo magari realtà vicine al luogo in cui viviamo.

Il rapporto Eco Media 2023 ci informa che la tematica dei trasporti è quella che riscuote in assoluto minor successo mediatico. Tuttavia, è proprio sul web che questo cluster risveglia più clamore, mentre resta timido sulla stampa. Ma se la tua città ti pagasse per andare in bici al lavoro, lo faresti? Ne parleresti?