VEGANUARY: “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto”

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Petto di pollo, bistecca di maiale, hamburger, polpette di agnello. Arrosto di maiale, pepite di pollo, involtini, salsiccia, insaccati, stufato. Immaginate questi piatti. Il profumo delle cucine, il vapore che pervade.

Questi piatti, presi ad esempio, sono le colonne portanti di una componente fondamentale delle nostre diete, di una cultura millenaria e del radicamento sul territorio dei popoli. Oggi però, all’apice del benessere e dell’automatizzazione, il consumo di carne ha toccato livelli ingestibili per la produzione.

In merito al consumo di carne e alla dieta vegana si interroga la serie uscita su Netflix che sta avendo un’ampia eco a livello mediatico: “Sei ciò che mangi: gemelli a confronto”. Il documentario riprende lo studio pubblicato a fine 2023, condotto dall’Università californiana di Stanford, in cui 22 coppie di gemelli adulti identici e in buona salute sono oggetto di analisi clinica per 8 settimane. In sostanza: un gemello ha ricevuto la somministrazione di una dieta vegana, l’altro ha mantenuto un regime alimentare onnivoro.

In particolare, la serie è incentrata su 5 coppie di gemelli, con età e provenienze differenti, che raccontano uno spaccato della loro esistenza e delle loro reazioni rispetto all’esperimento. Gli episodi si soffermano sulle drammatiche conseguenze che l’industria della carne ha sulla nostra salute: più del 90% (di tutte le tipologie) proviene da allevamenti intensivi, i cui impatti sono devastanti per il Pianeta e per le nostre vite. Sono tanti i temi su cui la serie prova ad informare e sensibilizzare gli utenti della piattaforma. Ad esempio, lo sfruttamento dell’Amazzonia, un disboscamento collegato alla nostra necessità di produzione di carne e alla diffusione dei CAFO (Concentrated animal feeding operation[1]), costruzioni che possono ospitare fino a 1000 animali in spazi stretti con enormi conseguenze derivanti dalle loro deiezioni ed esalazioni.

La miniserie, molto consigliata per un pubblico generalista, analizza in quattro puntate molte realtà, divulgando dati scientifici ed offrendo molti spunti di riflessioni. Le conclusioni dell’esperimento (no spoiler) sono davvero interessanti e ci dimostrano quanto la salute umana e la salute dei nostri ecosistemi siano strettamente ed inevitabilmente connessi.

Wendy e Pam in una scena di Sei ciò che mangi: gemelli a confronto (fonte: Netflix)

Il successo che il documentario sta riscontrando (stabilmente in top-10 in questo mese) indica come il tema sia attuale e di quanto sia necessaria una presa di coscienza collettiva. Sono molte le campagne di sensibilizzazione attive su questo tema, una su tutte il Veganuary. Questo appuntamento, nato nello Yorkshire, viene promosso fin dal 2014 in Italia dall’organizzazione Essere Animali e parte da una proposta semplice quanto efficace: “riusciresti a fare almeno un mese mangiando vegano?”. In modo divertente e positivo viene così lanciata la proposta per il mese di gennaio (il nome è frutto della fusione tra i termini “vegan” e “january”) improntato al consumo di alimenti cruelty-free[2]. La sfida è provare quanto sia sostenibile sostenere un cambiamento così drastico. Grazie ai social e all’attivismo, più di 10 milioni di persone al mondo e centinaia di aziende hanno deciso di aderire all’iniziativa: un successo di comunicazione che vede nell’Italia uno dei paesi con più adesioni al mondo.

Questi successi sono la dimostrazione che un cambiamento è possibile. Diminuire il consumo di carne all’interno delle proprie diete porta a ridurre di 1,9 tonnellate di CO2 la propria impronta di carbonio con la sola eliminazione della carne rossa.

Si stima che ad oggi quasi un miliardo della popolazione mondiale sia vegana o vegetariana, un numero in costante aumento. Il messaggio, che questo mese di gennaio offre, può essere riassunto in questa frase dell’ultimo episodio della serie di Netflix “quando prendi consapevolezza di ciò, hai la responsabilità di parlarne”.


[1] Per maggiori approfondimenti:

Concentrated animal feeding operation – Wikipedia

What is a CAFO and what is its role in agriculture? | AGDAILY

[2] Cruelty free: cosa significa e perché è importante – Empathy Food