Kenya, dove le comunità locali riforestano con successo le loro terre

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Grazie ad una piccola comunità di agricoltori, la Foresta di Mirema è tornata alla sua vitalità originaria. Un progetto partito dal basso che ha insegnato ai piani alti cosa significa riforestare.

In Kenya, una comunità rurale è riuscita a rimboschire oltre la metà di una foresta un tempo martoriata dalle attività estrattive e dalla deforestazione illegale. Tutto è iniziato come uno sforzo comune per contrastare le sempre più frequenti inondazioni dei raccolti. In soli 5 anni, l’esito è stato però sorprendente: la messa a dimora di almeno 300.000 alberi con un tasso di sopravvivenza del 70%.

Un risultato decisamente maggiore rispetto ad altre iniziative guidate dal governo, dove, a lungo termine, sopravvivono meno della metà degli impianti. La chiave del successo sembra sia stata combinare la rigenerazione naturale degli alberi esistenti con la piantumazione di specie native. L’iniziativa, guidata dalla Mirema Community Forest Association (CFA), ha così attirato l’attenzione del Servizio forestale kenyota il quale è poi intervenuto per offrire supporto tecnico e gestionale. Un metodo che ha quindi dato i suoi frutti, efficace al punto che verrà applicato ad altri progetti di riforestazione in tutta la nazione.

Intanto, entro il 2027, ci si aspetta che vengano ripristinati tutti gli 810 ettari della Foresta di Mirema. Situata a circa 480 chilometri a ovest di Nairobi, questa è oggi un’area lussureggiante. “Tempo fa, quando arrivavano le pioggeha commentato Edwin Ouma, membro della CFA – l’intera zona si trasformava in un grande lago e le inondazioni spazzavano via i raccolti, causando gravi carenze di cibo. Molti agricoltori furono costretti a fare affidamento sugli aiuti del governo“. Ma ora – ha spiegato Michael Agono, ricercatore dell’Università di Rongo – “l’impatto delle inondazioni si è notevolmente ridotto negli ultimi due anni. Il rimboschimento, la gestione e la protezione della foresta hanno giocato un ruolo importante”.

Le comunità, quindi, si sono fatte custodi delle loro terre e della natura che le ospita dimostrando quanto le soluzioni di contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici siano a portata di mano. Iniziative locali che possono però avere ripercussioni positive a più ampio raggio. Per mantenere una fornitura costante di piantine all’associazione, il governo della contea ha collaborato con il World Agroforestry, nonché approvato e promulgato una legislazione che include una legge sulla coltivazione degli alberi e una sul cambiamento climatico.