Casematte e Equiliberi, ovvero cosa fanno i Piemontesi per ridurre i rifiuti

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di Francesca Morra

Siamo ormai nel vivo della terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Un’edizione in cui alle associazioni appartiene quasi il 16% delle iniziative, assumendo un ruolo fondamentale nella diffusione tra gli associati, e non solo loro, dello spirito della SERR 2011.Partiamo dal Piemonte in cui Equiliberi Onlus e l’associazione Casematte si muoveranno in modo efficace ma differente. Vediamole più nel dettaglio.

Equiliberi Onlus è un’associazione del Pinerolese (TO), che svolge da sempre attività volte alla solidarietà sociale in molti settori, ma sempre con un occhio alla tutela ambientale, principio fondamentale inserito anche nel suo statuto. Attraverso l’iniziativa “L’impronta (ecologica) è servita”, Equiliberi snoda la sua opera di sensibilizzazione in diverse occasioni: dalla somministrazione di questionari SERR per amministratori del Comune, i volontari di AVASS e per tutti gli studenti, alle lezioni di sviluppo sostenibile; dalla cena degli scarti agli aperitivi e merende itineranti per divulgare la riduzione dei rifiuti.Segnaliamo in particolare la presentazione del progetto di sviluppo sostenibile del 22 novembre 2011, dalle ore 18:30, presso i locali di Eataly Pinerolo – via Poirino n. 104. In questa occasione si parlerà di recupero di cibo e di educazione allo sviluppo sostenibile nel mondo della ristorazione oltre che di buone pratiche atte a ridurre i rifiuti. A tal proposito il presidente Maria B. Romano afferma che, l’associazione si propone «di contribuire alla formazione di una cultura mirata alla prevenzione della produzione di rifiuti in eccesso e a creare delle opportunità per le imprese ed il sistema urbano in generale».

L’associazione Casematte, invece, costituitasi a Torino nel 2009, per volontà di un gruppo di professioniste che operano nell’ambito della promozione sociale e dello sviluppo di comunità, per la SERR 2011 ha ideato l’iniziativa “Guardacampo in città”, una mostra di spaventapasseri costruiti con materiali di riciclo dai ragazzi dell’ASL TO 2 e del Servizio Educativo dell’Istituto dei Sordi di Torino. L’esposizione sarà aperta dal 22 al 27 novembre all’Orto collettivo di via Massari, Torino. Gli spaventapasseri, oltre ad una funzione decorativa, ospitano nella loro struttura delle piante e degli ortaggi, dando vita a una coltivazione “verticale” da balcone, piccola e trasportabile, curata con compost autoprodotto.Secondo Chiara Casotti, una delle fondatrici dell’associazione e responsabile della dell’attività per la SERR 2011, «La partecipazione collettiva nel coltivare una porzione di terreno insieme, favoriscono l’apertura alla diversità sociale e culturale, facilitando, in particolare, il processo di integrazione dei cittadini stranieri e di persone affette da disabilità, in un’ottica di un rispetto che va oltre l’ambiente».

Particolarmente interessante, questa azione si dimostra ancora più innovativa per la possibilità di “adottare” gli spaventapasseri: vicino ad ognuno di essi verrà, infatti, lasciato un foglio di carta sul quale scrivere il proprio nome per richiederne l’adozione.

Non perdiamo quindi l’occasione di partecipare a queste azioni certamente degne di nota.

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