Un addio apocalittico

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di Eleonora Anello

Come diventerebbe il mondo senza l’utilizzo delle energie rinnovabili? Lo ha immaginato Lecce 2080, articolata e complessa campagna di ambient marketing che alle porte dell’estate ha animato le strade del capoluogo pugliese. Attraverso l’originale progetto comunicativo, la Nextwind, società che si occupa di energie alternative, ha detto addio al mercato pugliese. L’azienda ha così voluto far riflettere le persone sui possibili scenari ambientali legati a scelte che escludono energie poco impattanti.

Ma vediamo di cosa si tratta. «Il progetto che abbiamo confezionato per Nextwind –spiegano in una nota dall’agenzia di comunicazione Utopya Minds Labè una campagna shock. La durata dell’intera azione è stata di 45 giorni sviscerati in 3 fasi: teaser, passaggio e svelamento. L’inizio è stato segnato da un’azione di street marketing che prevedeva la collocazione di uova di cartapesta nei punti nevralgici della città. Mezzi convenzionali e non sono stati integrati sinergicamente per colpire più target in diversi momenti. Il concept è chiaro: per non avere nel 2080 bambini-pesce originati da mutazioni genetiche e città sommerse è necessario fare ora scelte ‘alternative’. Il tono della campagna è un crescendo, dal registro malinconico del ‘diario virtuale’ tenuto dal padre di questo immaginario neonato (Spigolino n.d.r.) sul sito lecce2080.it alla determinazione della denuncia che l’azienda ha voluto fare per dare la sua versione dei fatti. Per quanto riguarda i risultati, preferiamo far parlare i numeri: il sito ha avuto più di 18.000 visite uniche e sono state visualizzate oltre 23.000 pagine. La Fanpage di Facebook ha raccolto quasi 1700 preferenze e oltre 5.000 visite. Siamo stati presenti in oltre 30 articoli tra carta stampata e web e sono stati coinvolti un centinaio di blog. Con una readership che supera 1.000.000 di lettori/utenti, la campagna ha ampiamente superato il target primario (locale) raggiungendo anche quello secondario (nazionale)».

Uno dei target del testamento morale di Nextwind stata la Regione, e, forse, al di là di ogni aspettativa, la campagna ha colpito ancora più in alto, divenendo oggetto di un’interrogazione parlamentare, che però non è stata giudicata positivamente da tutti i Leccesi a quanto si legge tra i commenti affidati ai quotidiani locali. «Il lupo vestito da pecora: è la Nextwind. Italia Nostra, GenerAzione, Biocontestiamo e tutti i comuni salentini che dovrebbero “ospitare” i megaimpianti eolici, si stanno battendo duramente contro la scelta di quest’azienda fatta da 20 italiani, mah…. solo un anello che chiede i nostri soldi per incentivi statali, sottrae la terra ai contadini e rivende speculando i progetti bell’é fatti ad aziende scozzesi e spagnole. Spigolino è arrivato in Parlamento ma più che altro per una questione morale: è giusto che un’azienda che vende impianti eolici crei terrorismo per far accettare ai salentini scelte sporche con il vestitino della green economy?».

Non tutti dunque si sono fatti intimorire. Alcuni contestano apertamente le scelte comunicative: «Campagna di “sensibilizzazione”? Ma perfavore, non prendeteci in giro!!! Questa campagna serviva solo a sensibilizzare la gente sull’impiantare in territorio salentino sterminate distese di pale eoliche. Di sensibilizzazione c’è ben poco. Non si parla di risparmio energetico, di riduzione dei costi energetici, di aspetti educativo-ambientali… Non si parla di sensibilizzazione sulle rinnovabili, quelle VERE! Oltretutto, questi signori, paladini della green-economy, non hanno neanche il buon gusto e la decenza di ascoltare le voci “contrarie”. Sul gruppo e sulla pagina presenti su Facebook, eliminano i commenti a loro sgraditi e tolgono il diritto di scrivere agli utenti contrari! E’ bene che si sappia anche questo!!!»

Senza poter dire “e vissero tutti felici e contenti”, finisce così l’avventura di Spigolino.

6 commenti su “Un addio apocalittico”

  1. Molto interessante… meglio conoscere la carta d'identità e poi ascoltare cosa viene detto per evitare che il messaggio (e di conseguenza il mittente) s'impadronisca di noi, delle nostre idee e della nostra adesione

  2. Ma per favore, qua si spalma l'Autan alle zanzare!
    La campagna scock/unconventional della Next Wind è solo l'ultima trovata populista di un'Azienda poco seria che chiude per motivi ben più gravi.
    20 giovani laureati licenziati, con tanto di rwm e lacrimuccia su facebook, ecco che anche la carta del pietismo è stata giocata.
    La mia impressione è che next wind chiuda per la pessima gestione che c'è stata in questi anni: sprechi, cattiva gestione delle risorse umane, superficialità e approssimazione nelle valutazioni d'impatto ambientale e nella scelta dei siti dove impiantare i Parchi Eolici (voluta) e direi anche per la scarsa preparazione (salvo la pace di qualcuno) dei tecnici scelti e assunti con una politica basata sul grado di sudditanza e manovrabilità mostrata.
    Resto comunque solidale con i giovani laureati che hanno perso il posto che hanno avuto l'unica colpa di assoggettarsi alle politiche scorrette dell'Azienda accecati dal bagliore del “posto fisso”.

  3. a quale commento sparito ti riferisci? di regola non applichiamo nessuna censura. anzi facciamo in modo che il dibattito sia il più partecipato possibile. ti preghiamo quindi di riprovare a postarlo e a contattarci per qualsiasi problema legato alla procedura di pubblicazione all'indirizzo segreteria@envi.info.
    buona lettura a tutti!

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