BergamoScienza, l’informazione ha un linguaggio comune

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BergamoScienza è il festival di riferimento in Italia per la divulgazione scientifica, avviato quest’anno nella città lombarda in una versione rinnovata. La 13° edizione si sta volgendo proprio in questi giorni, dal 3 al 19 ottobre, sotto la guida di Fondazione BergamoScienza.

Un passaggio il testimone da parte della precedente Associazione, con una nuova governance, che vede la presidenza di Andrea Moltrasio, Telmo Pievani come presidente del comitato scientifico e la direzione di Nicola Quadri.

L’edizione 2025 porta il titolo IN-FORMAZIONE. Dai quanti alla vita, per raccontare l’informazione come codice universale, dalla genetica alla fisica, dal linguaggio della cultura all’Intelligenza Artificiale.

Un programma che vede già alcune anticipazioni in occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, con un evento promosso dall’ Università degli Studi di Bergamo e l’Università Vita-Salute San Raffaele, apre le porte ad una serie di iniziative che segnano un momento conviviale per la scienza, con divulgatori e studiosi che entrano in dialogo con appassionati e appassionate di ogni età.

Appuntamenti per ogni dimensione

Sono numerosi i campi della conoscenza approfonditi durante BergamoScienza, passando dall’astronomia alle neuroscienze, dalla musica alla fisica. Tra questi poi, la crisi climatica e la sua affermazione, condizionata dal nostro rapporto con l’ambiente, trova interessanti spunti.

In Animali, umani e virus, lo scrittore e divulgatore scientifico David Quammen ha approfondito, in un dialogo con Telmo Pievani, la crescente minaccia delle epidemie causate dalla distruzione degli ecosistemi e dalla crisi climatica, con una riflessione sul futuro della biodiversità.

Durante l’incontro Oceani: il termometro blu del Pianeta, si parlerà di correlazione tra aumento della temperatura degli oceani e crisi climatica, con uno sguardo allo stato di salute dei nostri mari, con Carlo Buontempo, fisico, climatologo e direttore del Copernicus Climate Change Service, e Paolo Cipollini studioso degli oceani e dei ghiacci dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea.

In Umani che mangiano batteri che mangiano CO₂ si indagano nuove prospettive per contrastare la crisi climatica con il professore del Weizmann Institute of Science Ron Milo, attraverso alcune domande insolite: Si può insegnare a un batterio a mangiare CO₂? E a un essere umano a mangiare batteri?

BergamoScienza dedica inoltre uno spazio alle scuole, con 95 laboratori proposti, dove la sostenibilità è la vera insegnante, accompagnando verso la comprensione di diverse discipline, tra cui informatica, biologia, medicina, ambiente, arte e neuroscienze.

Creare una nuova cultura della divulgazione scientifica e garantire una divulgazione basata sull’indipendenza culturale e sulla libera fruibilità: è questo che BergamoScienza ha consolidato negli anni, con l’obiettivo di generare una cultura dello sviluppo basata sulla conoscenza.