La tutela ambientale per la rinascita dei piccoli borghi: il caso di Roscigno

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I comuni di Pollica, San Mauro Cilento, Casal Velino, Corleto Monteforte, Montecorice e Roscigno hanno unito le loro forze per un unico grande progetto collettivo di rilancio comunitario: “Cilento, un modo di vivere”. Percorsi turistico-culturali, naturalistici, di promozione ambientale, tutela della biodiversità e valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche: così, i sei Comuni del Cilento coinvolti hanno stretto un rapporto di collaborazione.

Interessante è il progetto di rinascita e promozione del territorio e dell’ambiente che sta provando ad implementare il Comune di Roscigno con la sua parte storica. Nel 1998, Roscigno Vecchia fu inserita nella lista dei siti patrimonio Unesco, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’area archeologica di Paestum e la certosa di Padula. Il borgo è stato usato come set cinematografico per videoclip e film, tra cui “Cavalli si nasce” di Sergio Staino, “Radio West” di Alessandro Valori e “Noi credevamo” di Mario Martone. Anche le telecamere del National Geographic hanno visitato e ripreso il borgo, suscitando curiosità e interesse in tutto il mondo.

La scoperta della Beccaccia come risorsa del territorio

Nel corso del mese di giugno, la comunità di Roscigno ha organizzato l’evento “Al Beccaccia Day di Roscigno Vecchia” con una serie di iniziative dedicate alla scoperta delle abitudini della regina del bosco e a tutto ciò che ruota intorno alla valorizzazione dell’ambiente della beccaccia: stand commerciali di prodotti dedicati alla beccaccia, cinofilia, conferenze, tutela e promozione dell’ambiente degli uccelli e aree tematiche di approfondimento. L’obiettivo di questo primo evento, mai realizzato prima attorno ad una singola specie selvatica, è la costruzione di una nuova visione per tutti gli appassionati, per un futuro della conservazione che deve necessariamente passare attraverso una corretta informazione ai cittadini, alle famiglie e alle scuole. La beccaccia si nutre di piccoli animali del suolo, specialmente insetti.

L’asparago selvatico e la tutela dell’ambiente

A Roscigno è in atto una certosina pianificazione di idee, una programmazione legata alla comunicazione ambientale recentemente confermata anche dalla Festa dell’Asparago selvatico, svoltasi con due interessanti tavole rotonde dedicate al Polo del Benessere e al Turismo delle Radici. Con l’arrivo della primavera sono spuntate varie erbe spontanee come gli asparagi selvatici. Questi emergono dal suolo e sopravvivono in mezzo alla vegetazione o su terreni calcarei, incolti, in prossimità di leccete o in formazioni boschive composte da latifoglie. Nel Cilento, alla fine del mese di marzo, andare a trovare asparagi nelle proprie campagne è una consuetudine. La comunità di Roscigno intende valorizzare e promuovere le opportunità di raccontare l’ambiente del proprio territorio partendo proprio dall’asparago selvatico.

La conoscenza e la divulgazione ambientale come arma contro lo spopolamento

Nel corso degli anni molti esperti ed appassionati di agricoltura, turismo e ambiente si sono interessati alla storia di questo meraviglioso borgo e negli anni ’80 un flusso di turisti iniziò a converge in queste zone. Nacque così il Museo della Civiltà Contadina che con foto, utensili e testimonianze varie racconta il lavoro dei campi e la vita agricola, a contatto con l’ambiente, di Roscigno. Tuttavia, il vero Museo è il paese stesso e la modernità non sembra aver sfiorato il borgo conservando i tratti sette-ottocenteschi di un centro agricolo.

Tutto questo ha portato il paese ad essere inserito nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Roscigno è conosciuta come un borgo fantasma e le istituzioni attraverso la valorizzazione dell’ambiente stanno tentando di rilanciare nuove dinamiche turistiche e innovative prospettive occupazionali, per far ripartire il circuito economico del territorio con la tecnologia e la sostenibilità.