Italy for Climate e i falsi miti sulle rinnovabili

| scritto da |

Dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nasce Italy4Climate, iniziativa promossa da associazioni e imprese per sensibilizzare verso i cambiamenti climatici. Fine ultimo di I4C è quello di realizzare un percorso composto da progetti e proposte di intervento che possono condurre l’Italia verso la neutralità climatica, seguendo le linee guida del Green Deal e dell’Accordo di Parigi.

Tra i temi più discussi riferiti ai cambiamenti climatici ci sono le energie rinnovabili e sul settore energetico nel suo complesso. La disinformazione e il conseguente scetticismo portano a pensare che il pieno inserimento delle fonti rinnovabili nel settore possa avere ancora controindicazioni e non sia così sostenibile come viene detto. Così, I4C ha deciso di realizzare un portale web unicamente dedicato a questo per sciogliere dubbi, riportare informazioni provenienti da fonti attendibili, comunicare correttamente e limitare ogni tipo di confusione.

Il portale prende il nome di I falsi miti sulle rinnovabili e con una grafica molto intuitiva ci accompagna alla scoperta delle energie rinnovabili e delle fonti da cui provengono, come possono essere sfruttate al meglio e come si rivelano essere sostenibili e meno impattanti sul Pianeta rispetto alle fonti fossili. Vengono in questo modo approfonditi i cinque principali falsi miti sulle rinnovabili, sviscerando e descrivendo un modo chiaro tutto ciò che spesso viene messo in discussione o considerato un inganno, in termini economici e ambientali:

  • Sono e rimarranno marginali?

Il mito viene sfatato parlando della crescita esponenziale delle fonti rinnovabili utilizzate, con buone prospettive per il futuro, nonostante la percentuale maggiore sia detenuta ancora dalle fonti fossili.

  • Costano troppo?

In realtà, le tecnologie rinnovabili recentemente sono risultate essere molto competitive all’utilizzo di fonti fossili. Per comprendere questo è però necessario leggere dati aggiornati sull’utilizzo di energia derivante all’eolico e fotovoltaico, tralasciando dati obsoleti che possono farci credere che le fonti fossili saranno nel futuro economicamente più vantaggiose.

  • Ci fanno restare al buio?

Il fabbisogno di energia elettrica in molti Paesi può essere soddisfatto da fonti rinnovabili, ad esempio accomunando fotovoltaico e idroelettrico, ma la diffidenza data dalla scarsa informazione può condurci a pensare il contrario.

  • Rovinano il paesaggio?

Spesso si pensa al danno in termini ambientali che può provocare l’installazione di una tecnologia che produce energia rinnovabile. Si stima invece una percentuale di occupazione di suolo intorno all’1%, che non necessariamente deve dare disturbo alle aree naturali non urbanizzate, portando invece a sostanziali miglioramenti in termini di lotta al cambiamento climatico.

  • Fanno male a economia e occupazione?

In Paesi come l’Italia, ancora molto legati all’utilizzo di combustibili fossili, il crescente utilizzo di energia rinnovabile potrebbe portare benefici economici, al contrario delle convinzioni della maggioranza.

Come se fossero miti e leggente, le domande vengono analizzate e dichiarate false, successivamente corredate da una spiegazione esaustiva e varie finestre di approfondimento sul tema.

I falsi miti sulle rinnovabili verranno inoltre discussi a Rimini il 23 marzo in occasione del K.EY la fiera di riferimento delle energie rinnovabili, un incontro che si pone l’obiettivo di fare una sana e corretta comunicazione ambientale.
Immagine di copertina: © solofinanza.it