Conservazione, come i film stanno salvando i gorilla dall’estinzione

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La proiezione di docufilm si è rivelata efficace nel sensibilizzare la popolazione: ora, i gorilla di Cross River possono tirare un sospiro di sollievo

Nel sud est della Nigeria, al confine con il Camerun, c’è una popolazione di gorilla particolarmente minacciata dallo spettro dell’estinzione. Stiamo parlando dei gorilla di Cross River (Gorilla gorilla diehli), una sottospecie del gorilla occidentale di cui oggi si contano appena tra i 200 e i 300 esemplari. Per conservare la loro integrità numerica e cercare di far crescere la popolazione, tra le varie iniziative messe in atto ce n’è una che ha riscosso particolare successo. Grazie alla proiezione di documentari nei villaggi adiacenti all’areale del primate, si è infatti registrato un aumento significativo dell’interesse, della conoscenza e dell’atteggiamento positivo nei loro confronti.

Il progetto, inaugurato nel 2016 dalla Wildlife Conservation Society, insieme all’attivazione di altre iniziative antibracconaggio e di protezione dell’habitat, ha fatto sì che il gorilla di Cross River si allontanasse dalla soglia dell’estinzione. Dal 2012, inoltre, nessun esemplare è stato ucciso nella zona. Un traguardo particolarmente incoraggiante che dimostra quanto comunicare e sensibilizzare siano delle strategie essenziali almeno tanto quanto lo sono le azioni di conservazione propriamente dette. “Le persone – ha commentato Nkonyu, abitante di Cross River che collabora all’iniziativa – difendono solo ciò che amano e amano ciò che comprendono. Le proiezioni rappresentano un evento molto speciale per gli abitanti delle aree rurali dove pochissime persone possiedono un televisore. Questi eventi si trasformano così in occasioni speciali, capaci di attirare un pubblico più ampio rispetto ad altri metodi di sensibilizzazione”.

I film – come spiegato in questa videointervista – si concentrano sulla vita delle grandi scimmie, la loro ecologia, le abitudini alimentari e la riproduzione, nonché sulle minacce che le riguardano, come la caccia, la perdita di habitat e il commercio di carne di animali selvatici. Inoltre, integrano altre iniziative educative come un programma radiofonico settimanale, club della natura per i bambini delle scuole, gite sul campo, incontri in municipio e visite per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della fauna selvatica.