Le associazioni, collanti per costruire reti virtuose

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La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti coinvolge centinaia di associazioni che propongono svariate attività permettendo diffusione di buone pratiche e stili di vita sostenibili.

Legambiente, all’interno del Comitato Promotore Nazionale rappresenta proprio la categoria delle associazioni. Il divulgatore scientifico Marco Mancini, commentando la SERR 2021, scommette sul successo del tema di quest’anno, che definisce “particolarmente attuale e molto sentito” e aggiunge “soprattutto per un’associazione come la nostra che pone al centro della propria azione la salvaguardia del territorio e lo fa puntando sulle comunità locali che, anche grazie ai valori dell’economia circolare, possono stabilire nuove relazioni e costruire reti virtuose

#ioperlambiente è presente a Varese con laboratori di sartoria creativa, ciclofficina, rigenerazione pc e molto altro. Tante le occasioni culturali come il Festival di Giacimenti Urbani, mentre l’arte è protagonista anche di questa edizione con attività come Circular Theater, il teatro fatto con materiale di recupero, L’Araba Fenice con riuso funzionale e riciclo artistico, buone pratiche di circolarità al Museo A Come Ambiente.

Un sacco et(n)ico informa i ristoranti sul problema del monouso, mentre 3C: comunità consapevoli circolari affronta il tema dei rifiuti elettronici.

Tanto lo spazio dedicato alla moda etica e al riuso creativo con “La Gare du Vintage 2.0“,  #whomademyclothes, de La Terza Piuma, e Sfilata Frasso Moda e Riciclo che regala un lieto fine ai rifiuti. A Milano si incoraggiano gli acquisti di seconda mano con Facciamo spazio al Second Hand, di Vesti Solidale. Vediamo anche opere di rigenerazione urbana come Ricomincio da tree e Non rifiuto! Io riciclo di Un’infanzia da vivere.

Non mancano i consigli pratici su come ridurre rifiuti come Un percorso zero-waste, di FREE2CHANGE e PC4Change sugli stili di vita sostenibili, o A spasso tra le buone pratiche, che fonde ambiente e sostenibilità, invitando anche alla consapevolezza del proprio mondo interiore per vivere meglio in comunità.

La cultura prende come sempre molto spazio con l’appello a non buttare i libri: Ogni bottiglia un libroIdee in circolo, libri per la comunità ne sono solo due esempi. Si uniscono anche le associazioni delle università milanesi con BeviMI.

Numerosi gli swap parties, come quello di Patagonia e Humana, ed altri che uniscono sia parte pratica che educativa, come SWAP UP!; si parla di scambio anche per bimbi con  tRiciclo – Bimbi a Basso Impatto a Genova. Tanti anche gli eventi online come quello di Confindustria Cisambiente. Sempre più le iniziative di plogging, come We are plogging e le fit walks per raccogliere i rifiuti, assieme ai tanti clean-ups (partecipa anche Plastic Free). Numerosi anche i mercatini e i laboratori di riuso creativo e upcycling come Ricicl-Arte  ed Ecolo Qui “Lab”; altri di cucito come quello di Guccix, una storia di creatività e solidarietà. Presenti anche laboratori di riparazione come quello dell’Associazione RifO’ e i restart party.  Quest’anno si affronta anche la gestione dei rifiuti nei contesti in via di sviluppo. Molte le iniziative contro lo spreco di cibo, tra cui RePoPP! che festeggia 5 anni di lotta allo spreco alimentare; incentivato il compostaggio domestico, con COMPOSTiAMO e sottosopra Palermo per l’ambiente. Molte associazioni si legano alle scuole come l’iniziativa educativa Orto a colori.

Federconsumatori Lazio partecipa con Comunè – l’energia comune dei comuni, che racconta la costituzione di una comunità energetica e Road map per le Comunità sostenibili. Vi sono inoltre esempi di laboratori sull’economia circolare come The sustainable Circle e centri di riuso e riparazione come l’officina ecologica. Infine un’iniziativa cross-culturale che lega 4 paesi europei: Reduce Food Waste with Afpa.

Legambiente si rivolge inoltre alle associazioni con il progetto ECCO – Economie Circolari di COmunità, che ha permesso di costruire un modello di riferimento a 8R capace di connettere il mondo dei rifiuti con luoghi e persone da “riabilitare, rigenerare e ripensare, per ripartire” favorendo quella che Mancini definisce “Inclusione Circolare”.

“Il progetto ha inoltre fornito strumenti utili ad approfondire le opportunità di occupazione del settore green, aumentare la sostenibilità dei territori, favorire l’innovazione e lo sviluppo di nuove competenze all’interno di 15 Ri-hub, poli di cambiamento istituiti in 13 località italiane, da nord a sud del Paese.” conclude.