“Riscaldare con la legna…ma bene!”: la campagna di comunicazione altoatesina promossa dalla Provincia autonoma di Bolzano

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Secondo degli studi sull’inquinamento atmosferico nella stagione invernale, condotti da alcuni scienziati incaricati dall’Ente della Provincia autonoma di Bolzano, in Trentino Alto Adige, la quantità delle polveri sottili nell’atmosfera sarebbe, in maniera non trascurabile, prodotta dalla combustione scorretta della legna nelle stufe.

In particolar modo le polveri fini dette PM10 e una serie di sostanze tossiche quali in benzo(a)pirene contribuiscono notevolmente, soprattutto quando si verifica il fenomeno dell’inversione termica, all’accumulo di sostanze dannose nelle parti più basse dell’atmosfera, ovvero nell’aria che respiriamo tutti i giorni. Oltre al danno ambientale, è dunque reso noto il rischio per la salute derivante da questo genere di pratiche scorrette.

“Riscaldare con la legna…ma bene!” è il nome della campagna di comunicazione ambientale promossa dalla provincia di Bolzano e l’Agenzia per l’ambiente e la tutela del clima; svoltasi per la prima volta nel 2017, e, visto il successo, riproposta nel 2018, essa viene lanciata una terza volta quest’anno. Nel 2019, è previsto un totale di 8 eventi informativi, 4 nel periodo invernale e 4 nel periodo primaverile nei comuni altoatesini che hanno aderito all’iniziativa.

La campagna consiste anzitutto nella proiezione e diffusione di un video informativo realizzato dall’Ufficio Film e media della Ripartizione Cultura tedesca della Provincia autonoma di Bolzano, in collaborazione con l’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, Confartigianato Imprese e il gruppo professionale degli spazzacamini dell‘APA – Associazione Provinciale Artigiani.

 

Ma non solo! Non sono mancati negli anni anche gli eventi informativi nelle piazze, i servizi realizzati con la collaborazione di produttori di stufe ed esperti spazzacamini e gli interventi nelle scuole. Tali incontri hanno l’obiettivo di fornire delle indicazioni pratiche su come diminuire la quantità di fumo, e dunque di sostanze dannose, al momento della combustione; allo scopo, esse consigliano l’utilizzo di determinati tipi di legna (meglio molto secca e non trattata), accendifuoco (meglio se biologici) e modalità di combustione della legna (meglio se dall’alto verso il basso, così da permettere una maggiore ossigenazione e, di conseguenza, meno fumo). Se il fuoco è giallo, o rosso chiaro, significa che la combustione sta avvenendo in maniera corretta, se invece si osserva un colore più scuro, al contrario, occorre cambiare qualcosa nel procedimento di accensione.

Questi e tanti altri sono i consigli forniti nel corso della campagna, la quale ha il vantaggio di essere promossa da enti pubblici provinciali, dunque istituzionalizzata, e di essere sempre accolta con favore dagli altoatesini, sicuramente in media più attenti e reattivi a questo genere di tematiche rispetto ai propri analoghi di altre regioni italiane.

Il Trentino Alto Adige ha infatti, negli anni, sviluppato un’attenzione sensibilmente maggiore rispetto alle altre regioni alle questioni ecologiche e costituisce un esempio virtuoso di collettività territoriale attenta alle esigenze del territorio e dell’atmosfera.

Di Anna Filippucci

 

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