La fiera del tartufo d’Alba è green

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L’86ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba vede l’impegno da parte di tutti gli organizzatori, i fornitori, gli attori e gli stakeholder coinvolti a iniziare un percorso che, nei prossimi anni, condurrà a ridurre sensibilmente l’impatto ambientale dell’intera manifestazione.

Coerentemente con l’ALBERO e le iniziative di salvaguardia ambientale che caratterizzano l’edizione 2016, la Fiera – in collaborazione con la Città di Alba, la Cooperativa E.r.i.c.a., il Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti CoABSerR e la società Stirano del gruppo Egea – ha deciso di studiare una serie di iniziative volte a ridurre la produzione di rifiuti, aumentare la quota di raccolta differenziata, favorire il riciclo dei materiali utilizzati, ridurre e compensare la produzione di CO2 durante i due mesi della kermesse dedicata al Tartufo Bianco d’Alba.

UNA FIERA AD ECONOMIA CIRCOLARE

La complessità e la quantità degli attori coinvolti durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba richiedono un attento bilancio dei rifiuti prodotti, ma un’altrettanta minuziosa e seria valutazione delle fonti di produzione degli stessi. Il percorso di avvicinamento a una Fiera più “green” sarà perciò un progetto pluriennale basato sul modello dell’economia circolare: un sistema in cui la sostenibilità è concepita a partire dall’idea che non esistono prodotti di scarto, ma qualunque materiale immesso nell’ambiente debba avere precise caratteristiche di riutilizzo e riciclabilità. L’obbiettivo di una Fiera “a economia circolare” risponde alle nuove proposte della Commissione Europea volte a favorire pratiche e modelli di consumo che abbattano drasticamente la quantità di rifiuti stoccati in discarica, valorizzare il riutilizzo e il riciclo delle materie prime, promuovere l’ideazione di prodotti in grado di durare nel tempo.

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LE INIZIATIVE E LA FORMAZIONE

Le azioni intraprese a partire dal 2016 coinvolgeranno l’intero sistema fieristico e si protrarranno nelle successive edizioni con l’obbiettivo di raggiungere una Fiera “a impatto zero”. Si lavorerà su più fronti:

Riduzione dei rifiuti non riciclabili a partire da uno studio sugli approvvigionamenti volto a ricercare prodotti e materiali facilmente riciclabili o riutilizzabili. Aumento della percentuale di raccolta differenziata in riferimento all’effettiva filiera territoriale della produzione e dello smaltimento dei materiali immessi al consumo, affinché le strutture presenti sul territorio possano ricevere rifiuti adatti a essere riciclati. Impegno alla formazione e al reclutamento di eco-volontari pronti ad aiutare e a educare gli operatori e i visitatori della Fiera alla raccolta differenziata. Formazione e aumento della consapevolezza ambientale di fornitori, attori, espositori e stakeholder della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Promozione di iniziative didattiche nelle scuole per la ricerca e l’educazione degli eco-volontari.

Redazione

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