“Non mi rifiuto”: così la raccolta differenziata diventa un rap

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È stata presentata a Roma “Non mi rifiuto”, la prima campagna di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo che utilizza la musica come linguaggio espressivo. L’iniziativa è realizzata da Ancitel Energia&Ambiente con il patrocinio di ANCI e del Ministero dell’Ambiente e in collaborazione con CiAl, Ecolamp, Comieco, CoReVe, Italgrob, Rilegno, Ricrea, Revet, Cobat, Ama, European Recycling Platform e Provincia di Rieti. Sarà la prima campagna di educazione ambientale “a chilometro zero”, perché tutti i Comuni d’Italia potranno scaricare gratuitamente il format “Non mi rifiuto” e utilizzarlo per promuovere sul proprio territorio buone pratiche di raccolta e riciclo.

La campagna supporterà le amministrazioni nelle attività di sensibilizzazione ambientale parlando ai giovani con il linguaggio della musica a loro più familiare: il rap. Un tessuto di note e parole dal quale sono nate una canzone orecchiabile e divertente, realizzata assieme ad un autore molto amato tra i giovani, Marco Lena in arte Blebla, e un video coinvolgente e potenzialmente di grande impatto virale sul web. A integrazione e corredo del video è stato realizzato il format “Non mi rifiuto” che prevede una serie di strumenti di comunicazione personalizzabili da ogni Comune: il manifesto della campagna, le magliette, un folder di educazione alla raccolta differenziata e al riciclo e uno spot radiofonico.

 

«Si tratta di una campagna di comunicazione – spiega Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia e Rifiuti – che racconta il tema dei rifiuti e della loro corretta gestione in maniera decisamente innovativa. La difesa dell’ambiente e il riciclo sono argomenti di fondamentale importanza nell’agenda politica italiana ed europea, perché i rifiuti rappresentano l’elemento essenziale nel passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare: una sfida nella quale i Comuni giocano già, e dovranno giocare sempre di più nel prossimo futuro, un ruolo di primo piano» .

“Non mi rifiuto” è infatti un progetto innovativo e virtuoso nato dal basso, ovvero dalle esigenze dei Comuni che intendono educare i cittadini alla cultura del riciclo, ma che può arrivare lontano grazie ai giovani, i cittadini del futuro che saranno i testimonial di messaggi positivi a difesa dell’ambiente.

«Affidare alla musica un messaggio da veicolare ai giovani e alle famiglie – afferma Barbara Degani, Sottosegretario all’Ambiente con delega all’Educazione Ambientale – è una scelta vincente, un modo veloce ed efficace per arrivare all’obiettivo in un campo, quello dei rifiuti, non sempre semplice. L’iniziativa è un esempio da replicare, perché attraverso il rap di Blebla riusciremo a dare consigli utili, mentre la viralità del web ci aiuterà a far diventare “Non mi rifiuto” un interessante tormentone. Adesso toccherà ai Comuni il passo più importante: quello di scaricare il video e i supporti per veicolare a suon di musica un importante insegnamento».

Redazione

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