Arte che trasforma gli sc-arti!

| scritto da |

di Marta Piovano

Si è conclusa ieri la prima edizione a Roma di RiscARTI: festival internazionale dedicato all’arte e al riciclo. L’ evento, organizzato in collaborazione con la Città dell’Altra Economia, ha dedicato dieci giorni al tema del riuso attraverso proiezioni, workshop e spettacoli. Gli sc-arti, i rifiuti destinati alla pattumiera, possono riprendere vita grazie alla fantasia di chi sa trasformarli in qualcosa di nuovo e creativo. Questa trasformazione è avvenuta all’ ex Mattatoio di Testaccio dove artisti, artigiani, disegnatori e creativi sono arrivati da tutto il mondo per mettere la loro fantasia a disposizione dell’ecosostenibilità e dei curiosi interessati a scoprire come ridar vita a oggetti considerati senza più speranza.

Si è conclusa ieri la prima edizione a Roma di RiscARTI

Affermano gli organizzatori: «Oltre la regola delle 4 r: riduzione, recupero, riciclo e riuso, c é RiscArti : gli sc-arti, ovvero i resti, sono gli elementi rifiutati, rimasti alla fine. Impara l’arte e mettila da parte per inventare ed assemblare oggetti, per dar nuova vita e nuovi utilizzi sotto forme diverse ai nostri rifiuti. A RIscARTI festival, l’estetica dello scarto é un modo propositivo di costruire il cambiamento, il riscatto: i materiali e l’energia contenuta nei rifiuti diventano sempre più preziosi in un mondo dalle risorse sempre più limitate. L’arte è al servizio dell’ecologia!».

Tra le opere esposte spicca “I temp(l)i cambiano” di Michelangelo Pistoletto per Ecodom, il Consorzio Italiano di Recupero e Riciclaggio degli elettrodomestici. L’installazione (foto) rappresenta un tempio la cui struttura è formata interamente da rifiuti elettronici riciclati: colonne doriche di cestelli di lavatrici, basamento e timpano creati con le serpentine dei frigoriferi. La struttura intera poggia su una base instabile a rappresentare “il passaggio dall’Era del Progresso e del Consumo all’Era del Riciclo e della Responsabilità”.
A RiscARTI anche la moda è stata un’ occasione per educare alla sostenibilità. Venerdì si è svolta l’ “eco sfilata” a cura della giovane azienda femminile Made in Testaccio: Gloria e Francesca Brescini hanno proposto abiti e accessori creati trasformando e riassemblando vecchi vestiti dismessi.
Questa e le altre iniziative sono consultabili sul sito ufficiale del Festival, mentre per conoscere Made in Testaccio visitate il sito www .madeintestaccio.com.

Lascia un commento