di Francesca Morra
Come ormai tutti sanno le Olimpiadi 2012 sono all’insegna del green in ogni sua sfumatura. Non a caso il LOCOG (London Organising Committee of the Olympic and Paralympic Games) ha dichiarato che queste olimpiadi avranno la minor impronta ecologica nella storia dei giochi più antichi: meno CO2 emessa (anche grazie all’utilizzo di taxi a idrogeno, previsti dal progetto Zero Emission London Taxi Commercialisation), meno rifiuti (con il recupero addirittura del 98% di quelli prodotti e l’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili per la ristorazione), meno consumo di territorio urbano (poche nuove costruzioni più il riutilizzo delle esistenti anche il futuro) e meno spreco di acqua (attraverso sistemi di distribuzione intelligente oltre al riuso dell’acqua piovana e al filtraggio degli scarichi). Quindi più sport, più sostenibilità, ma soprattutto più partecipazione del pubblico. Di seguito alcuni esempi di come il pubblico è stato coinvolto a più livelli.
“Become a local leader” è sicuramente l’attività di comunicazione e coinvolgimento, attuata dal Comitato Organizzatore, più riuscita: per diventare local leader, gli appassionati hanno soltanto dovuto invitare minimo tre amici (senza un limite massimo) e organizzare un evento per celebrare i giochi. Una volta iscritti alla newsletter dedicata, il nuovo local leader ha potuto accedere a concorsi esclusivi e a ricevere spunti su come poteva celebrare l’inizio delle Olimpiadi green.
Se il verde è il colore dello spirito delle Olimpiadi, i colori simbolo dei giochi e della bandiera del Regno unito hanno invece invaso tutta Londra grazie all’iniziativa “Garden for the games“: con questo slogan i londinesi sono stati invitati a piantare fiori e verdure ovunque potevano, dagli ingressi di casa alle fermate degli autobus, così da colorare la città. Per chi voleva aderire dal sito web dedicato era possibile scaricare le guide e avere qualche suggerimento su come partecipare.
Non solo i cittadini, anche gli spettatori e i turisti hanno aiutato e continuano a diminuire i costi dell’energia elettrica consumata, magari senza saperlo. Come? Facendo tranquillamente due passi sulla passerella piezoelettrica presso West Ham, proprio nella zona di transito che unisce le due linee ferroviarie dirette alla zona dell’Olympic Park. La pedana dispone di una particolare tecnologia che permette, tramite un meccanismo a frizione, di creare elettricità ogni volta che viene calpestato: questa viene poi immagazzinata in batterie, pronta ad essere riutilizzata. Insomma, un modo alternativo per produrre energia a impatto zero, anche se la quantità di elettricità prodotta è piuttosto ridotta (solamente 21 kilowatt di energia all’ora, ogni passo produce infatti 6 watt).
Parlando di viral marketing invece, in un evento così diffuso, non potevano mancare gli ormai divenuti “classici” flash mob e freeze. In particolare vi invitiamo a visionare quelli del Wayne Sables Project avvenuti nel Barnsley Town Centre (qui e qui), o ancora quello avvenuto in occasione dell’arrivo della fiaccola olimpica a Londra nei due centri commerciali di Westfield che è arrivato a coinvolgere 200 ballerini.
Anche la tecnologia gioca il suo ruolo in questo appuntamento quadriennale: applicazioni android e apple, cameraman e fotografi robotizzati e social media. Un esempio di coinvolgimento su Twitter è “I copy You”: basta selezionare la foto di un atleta, mimarla e poi twittarla, con l’hashtag #olympics. Le limitazioni date dal LOCOG alle aziende e agli atleti sull’uso dei social media non sono riuscite a fermare il flusso continuo di followers delle Olimpiadi sul web: i fan delle Olimpiadi su Facebook sono passati dai 100 milioni di utenti nel 2008 agli oltre 800 milioni del 2012; su Twitter si passa da 6 milioni di utenti a 140 milioni, ovviamente suddivisi in diverse pagine e profili.
Dopo quelle del 1948, le olimpiadi di Londra 2012 sembrano proprio essere quelle che lasceranno “l’impronta di Co2 più bassa di sempre” con un alto coinvolgimento del pubblico. In attesa di vedere i risultati non resta che goderci la cerimonia di apertura stasera…Anch’essa green, of course!