Go North

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[youtube http://www.youtube.com/watch?v=M-fjuUPUbkI?rel=0]di Emanuele Biestro

Capita ogni tanto anche ai più abili comunicatori di inciampare in concetti complicati da spiegare al grande pubblico. Questo non è certo il caso dello Studio Kairòs, un gruppo di persone accomunate dall’intento di raccontare in modo semplice, divertente e professionale le sfide dell’uomo per un futuro sostenibile. Sono stati infatti contattati per creare un cartone animato che spieghi come funziona la cattura e lo stoccaggio della CO2 nel sottosuolo, progetto portato avanti da alcuni ricercatori dello University Centre a Longyearbyen, sull’isola di Svalbard (Norvegia).«Quando ci hanno contattato per creare un cartone animato sul progetto di cattura della CO2 del laboratorio di Longyearbyen eravamo entusiasti, ma anche consapevoli delle difficoltà e del duro lavoro che ci spettava: spiegare un complesso progetto tecnico/scientifico a un gruppo di scuole sarebbe stato stimolante» spiegano sul sito del progetto dell’università norvegese Daniele Di Domenico e Simone Cau, che si occupano rispettivamente della sezione video e multimedia e animazioni all’interno dello studio.

In questo senso i ragazzi dello studio Kairòs hanno avuto l’ottima intuizione di creare una storia con protagonista una piccola molecola di anidride carbonica dal nome evocativo di Dioxy, ambientata prima all’interno della miniera di carbone, poi attraverso l’estrazione e la combustione del minerale si giunge nella cava di stoccaggio della CO2, dove l’ambientazione lascia spazio ad un anfiteatro dove le altre molecole di anidride carbonica sono intrattenute con uno show della durata di 12 mila anni: tanto infatti è il tempo stimato per il sotterramento della CO2!

«Ci ha aiutato molto lavorare per un target di pubblico composto essenzialmente da bambini di circa 10 anni, perché per comunicare ai bambini bisogna semplificare molto le cose e far lavorare la fantasia”, ci dice Daniele, che sottolinea anche il lavoro sulla colonna sonora “tutta originale e di nostra invenzione, con brani strumentali e cantati, questi ultimi molto orecchiabili, “catchy” come dicono gli inglesi, “che catturano” lo spettatore».

Il risultato del lavoro è un video di 23 minuti in totale, suddiviso in 8 episodi, che saranno pubblicati 2 per volta, ogni lunedì, a partire dal 6 febbraio scorso. «Il video è stato pensato fin dall’inizio come uno strumento double-face molto versatile. Può essere fruito infatti come un unico video per proiezioni, conferenze, e altri contesti “live”, altrimenti lo si può scomporre in 8 episodi della durata media di 3′ minuti per la diffusione via web» dice Daniele. Gli episodi saranno visibili sul canale Youtube dello studio e sulla pagina Facebook.

L’opinione è di aver fatto un ottimo lavoro per i bambini, la speranza è che lo stesso sia utile anche agli adulti curiosi di saperne di più.

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