Differenziare in linea con i valori dell’Earth Day

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di Paolo Ghiga

Il 22 aprile del 1970 si celebrò il primo Earth Day, la Giornata mondiale della Terra, ad opera del senatore democratico Gaylord Nelson che invitò l’opinione pubblica alla tutela dell’ambiente mettendola di fronte ai disastri ecologici perpetrati dall’uomo. Quel giorno di aprile risposero all’appello 20 milioni di persone.

Il principio di fondo dell’Earth Day interessa e nobilita ognuno di noi: tutti, imprescindibilmente dalle nostre origini, abbiamo diritto ad un ambiente sano, sostenibile e rinnovabile, e dobbiamo prodigarci affinchè continui ad essere così. Questa ricorrenza che le Nazioni Unite celebrano ogni 22 aprile è riconosciuta da 175 nazioni. Il portato educativo e culturale della manifestazione consiste in progetti e suggerimenti per tentare di eliminare o contenere gli effetti nefasti dell’attività umana: la conservazione delle energie naturali non rinnovabili come petrolio, gas fossili, la condanna dell’utilizzo di prodotti chimici dannosi, la difesa degli habitat e degli ecosistemi, quali foreste pluviali e boschi umidi, fondamentali per la vita sulla Terra e la protezione delle specie minacciate e in via d’estinzione. Grande interesse, infine, desta da sempre il problema dei rifiuti.

Proprio in occasione dell’Earth Day 2010, New York applicherà le nuove leggi per il riciclaggio della spazzatura, aggiornandole dopo ben 20 anni. The Big Apple si appresta a schierare nelle strade una pletora di bidoni, mentre il sistema di raccolta presenterà alcune varianti: gli edifici residenziali dovranno obbligatoriamente separare i rifiuti; nelle palazzine multifamiliari con ascensore sarà possibile invece, ad ogni piano, differenziare carta, cartone, vetro e plastica. Nel caso dei brownstones, gli edifici senza ascensore, la differenziata si effettuerà in piccoli bidoni in plastica a livello strada di proprietà dell’immobile. Ulteriore variante sarà la presenza di contenitori destinati alla raccolta degli abiti usati e degli stracci, pari al 10 % circa dei rifiuti totali prodotti, solitamente raccolti insieme al resto.

Gli sforzi, oltre al contenimento dei costi, sono rivolti alla riduzione della massa finale di spazzatura. Ma non è finita qui: verranno riciclati i materiali tossici ed introdotta una norma che obbliga i rivenditori di vernici a ritirare le confezioni essiccate e quelle non più utilizzabili per raccoglierle separatamente. L’assessore comunale della giunta Bloomberg, attuale sindaco di New York, Christine Quinn, afferma che il costo dell’operazione sarà pari a zero. Il risparmio nel dover rimuovere un quantitativo inferiore di rifiuti (pari a 8000 tonnellate in meno di plastica, equivalenti alla produzione di spazzatura di 10mila abitanti) porterà al pareggio. Le perplessità circa questo nuovo corso giungono però dagli edifici commerciali (ad es. le sedi delle testate giornalistiche americane ed internazionali). Qui la differenziata non è contemplata e gli addetti alla pulizia raccolgono tutto senza distinzioni. Il motivo? Il New York City Department of Sanitation non è preposto alla raccolta dei rifiuti nei grattacieli; ognuno di essi deve affidarsi a società private che, teoricamente, devono riciclare. Più conveniente, dunque, pagare una multa piuttosto che differenziare.

Da non perdere l’internet action denominata Green Generation Campaign, secondo il sito ufficiale dell’Earth Day Network, l’unica a livello mondiale, partita durante la scorsa edizione. Pensata dal blogger Simone Zuin e condotta da alcuni giovani dislocati sul territorio nazionale in stretto contatto tra loro, l’iniziativa di sensibilizzazione mira alla realizzazione di un futuro basato sullo sfruttamento delle energie rinnovabili che ci permetta di affrancarci dai combustibili fossili, attraverso un impegno ad personam per un consumo responsabile e sostenibile e per la diffusione di una’economia più verde . Se volete partecipare anche voi non vi resta che visitare questi siti: http://www.decrescita.com/terra e la pagina Facebook oppure scrivere al seguente indirizzo di posta: giornatamondiale@decrescita.com.

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