Eart, da concept a pubblicazione trimestrale

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di Silvia Musso

Eart threepointzero, evoluzione del concept “eart” diventa pubblicazione stabile con cadenza trimestrale. Disponibile in free download qui, sotto licenza creative commons, eart threepointzero nasce come “environmental media” di comunicazione ambientale e sociale, concept unico nel panorama internazionale. Una pubblicazione in formato digitale la cui produzione, diffusione e fruizione è di gran lunga meno impattante rispetto all’editoria di tipo tradizionale. Un pdf interattivo impaginato orizzontalmente facilita la fruizione non lineare del testo, accrescendone l’usabilità, mentre apposite funzioni di sharing (oltre ai feed RSS), stimolano e semplificano la diffusione dei contributi editoriali. Una sezione extra infine facilita l’approfondimento della tematica trattata attraverso contenuti multimediali e link utili a compendio dei singoli contributi editoriali.

Eart acronimo di Environment, Art, Research and Technology, promuove una cultura assolutamente NO PRINT, ponendo la parte testuale al fondo, in sequenza continua e riducendo al minimo gli elementi grafici. Pensando anche a chi per esigenze personali, professionali o disabilità fisica non può fare a meno di stampare. Indicando quindi una netta linea di demarcazione tra l’aria stampabile e l’aria non, ed utilizzando un green font che in fase di stampa, fa risparmiare risorse.

Anche la redazione cerca di ispirarsi a principi di riduzione di emissione, utilizzando strumenti ICT e limitando gli spostamenti fisici, sia in fase organizzativa che operativa, sia nella realizzazione dei contributi editoriali.

«Eart threepointzero è un contenitore culturale – spiega Ilaria Testa, Direttore Editoriale – Mai come in questo momento si percepisce l’esigenza di una narrazione nuova, svuotata dal rumore assordante e stereotipato che della natura e del nostro rapporto con essa, si è fatto e si continua a fare. Per questo abbiamo pensato di lasciare spazio all’arte. Ogni numero infatti è monografico e ospita il lavoro di un giovane artista, invitato ad esplorare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda».

In questo numero tra gli altri: John Grant ed il suo nuovo libro “Co-opportunity”, Gennadi N. Bogdanov erede della Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d, Paolo Fresu ed Informatici Senza Frontiere.

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