La comunicazione ambientale convertita in pixel

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di Eleonora Anello

La comunicazione ambientale 2.0 cresce. Nascono e proliferano siti e blog di associazioni, enti e aziende che si occupano di temi ambientali. Dopo essere entrata nel telefonino, è notizia di questi giorni che, LaStampa.it si è arricchita di un nuovo canale dedicato all’ecologia e, in particolar modo, alle energie rinnovabili, al clima e alla sostenibilità. Oltre alle news, diverse sezioni completano l’homepage de La Stampa Ambiente: come quella dedicata agli approfondimenti, curata dagli esperti, e quella di giornalismo partecipativo lasciata ai bloggers. “Voci globali. Il meglio della blogosfera internazionale”, realizzato in partnership con Global Voices Online, dà visibilità a noti e meno noti.

Attraverso queste scelte, il quotidiano torinese dimostra ancora una volta di aver compreso l’importanza dei nuovi canali di comunicazione. Come ha già fatto l’edizione online del New York Times, anche LaStampa.it, punta sulle testimonianze dei citizen journalist che forniscono nuovi punti di vista e informazioni. Riconoscendo la rilevanza dei bloggers, mettendoli cioè sullo stesso piano dei giornalisti professionisti, gli e-journal sottopongono ai loro lettori un nuovo giornalismo che proviene dal basso, caratterizzato dalla centralità dell’esperienza diretta, anche se, la vera forza di questo nuovo giornalismo non è tanto quella di coprire nuovi territori ma quella di approfondire tutto ciò che viene ignorato dalla stampa tradizionale. Ciò significa che l’analisi e l’approfondimento vanno sempre ricercati altrove, nelle firme di professionisti. Ci sono però occasioni particolari, come nel caso delle sciagure, in cui il citizen journalism mostra tutta la sua efficacia. Come si è visto con le bombe nella metropolitana di Londra, lo tsunami e l’uragano Katrina, registrazioni in presa diretta degli eventi, postate online, sono state ripubblicate anche dai grandi media che non erano riusciti a coprire la notizia. Il miglior giornalismo su internet avviene quindi quando gli eventi succedono inaspettatamente o in posti remoti e pericolosi.

La Stampa Ambiente sfrutta inoltre il potere iconico delle immagini attraverso la forte presenza di fotografie, inserite nella parte sinistra dello schermo, zona che, secondo i semiotici dell’informatica, risulterebbe la più evidente agli occhi del visitatore.

Grazie alla diffusione di Internet, all’alfabetizzazione delle persone alle nuove tecnologie e a un nuovo interesse riservato all’ambiente, anche i quotidiani italiani online si sono allineati alle scelte fatte già da tempo dal giornalismo internazionale, permettendo al lettore di interagire con la notizia attraverso una libertà di espressione che solo i nuovi media e le tecnologie domestiche possono permettere.

Il primo giornale a creare una sezione web dedicata all’ambiente è stato il The Guardian. Spazio 2.0 accogliente, principale fonte di notizie ambientali per i professionisti del settore, è stato lanciato nel 2008 per venire incontro al crescente desiderio di attivarsi a favore dell’ambiente espresso dai lettori. Il sito ha raggiunto un vasto successo soprattutto perchè aiuta le persone a compiere scelte informate invece di dire loro in che modo vivere.

Anche in Francia si registrano casi eccellenti, L’Express.fr e LeFigarò.fr, ad esempio, negli ultimi anni hanno assunto giornalisti animatori di comunità scovati in rete per costruire una relazione personalizzata col lettore, instaurare una confidenza reciproca e, alla fine, fidelizzare una comunità di internauti.

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