Non è tutto oro quello che luccica

| scritto da |


di Eleonora Anello

Giochi Olimpici Invernali di Vancouver all’insegna del verde. Il ricco e impegnativo programma di sostenibilità ambientale predisposto dal VANOC (Vancouver Organizing Committee for the 2010 Olympic and Paralympic Winter Games) si propone di ridurre 118.000 tonnellate di gas serra. L’impegno lo si evince partendo dalle cerimonie e più in particolare dalle premiazioni. Le medaglie assegnate ai vincitori sono state infatti parzialmente realizzate con metalli riciclati. La simbolica innovazione si avvale di tonnellate di e-waste (tubi catodici, schede madri, circuiti) trattate dalla Teck Resources, società canadese ideatrice del processo per il recupero di tali metalli “indesiderati”.

Più in generale, un grande sforzo è stato profuso per minimizzare l’impatto ambientale dell’evento agonistico adottando principi di bioedilizia nella costruzione degli edifici e delle strutture. Gli impianti sportivi che ospitano le gare si avvalgono di fonti energetiche rinnovabili e riutilizzano l’acqua piovana per lo scarico dei servizi igienici. L’occasione è stata buona per Introdurre soluzioni di mobilità sostenibile anch’esse destinate a durare nel tempo, come il ridesharing e il carpooling, che fanno parte della più ampia iniziativa denominata Travelsmart. Inoltre, tutte le emissioni che non è stato possibile abbattere sono state compensate attraverso progetti che si avvalgono di tecnologie pulite al fine di rimuovere o evitare le emissioni inquinanti in misura uguale.

Cosa dire però dei numerosi camion che hanno dovuto trasportare la neve artificiale sulle piste spoglie a causa di un caldo anomalo per la stagione canadese? Il VANOC avrà tenuto conto anche di questi imprevisti?

Ma l’evento agonistico vuole anche essere l’occasione per promuovere una più forte consapevolezza nei cittadini del rispetto dell’ambiente. Per loro è stato studiato uno strumento online che non solo calcola l’impronta ecologica ma suggerisce anche i modi per poter porre rimedio a stili di vita poco sostenibili.

Sulla base degli stessi principi è nata la collaborazione tra il VANOC e l’Unep (United Nations Environment Programme), che ha dato vita a “Do your part”, un green contest in cui i giovani canadesi dai 13 ai 24 anni, sono chiamati a cimentarsi nella produzione di brevi video, anche di animazione, che documentino i comportamenti sostenibili messi in atto durante i Giochi.

Certo non è la prima volta che lo sport si sposa con l’ecologia. Avevamo già dato notizia dei Mondiali di Baseball 2009, vero e proprio green event, e della raccolta differenziata lanciata da Conai all’interno dei nostri stadi. E sembra proprio che l’Unep voglia proseguire su questa strada. Molte le future manifestazioni sportive con cui l’Unep ha stabilito partnership.

Olimpiadi mesaggio di pace, di rispetto fra tutti gli uomini e, a Vancouver, fra gli uomini e la natura. Un’edizione in cui possiamo proprio dire che gli atleti hanno portato a casa qualcosa di più di una semplice medaglia.

1 commento su “Non è tutto oro quello che luccica”

Lascia un commento