Cosa metto sull’albero?

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di Eleonora Anello

Materiale di recupero e creativà in un’atmosfera prenatalizia magica e gioiosa. Casette, luci, musica, dolci speziati e prelibatezze. Si accendono i mercatini di Natale di Trento dove quest’anno l’amministrazione ha deciso di fondere una lunga tradizione molto sentita con la Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti. Protagonisti, gli alunni delle scuole elementari, 26 classi, 550 bambini, che parteciperanno a “Un albero di Natale creaTTivo”, concorso di decorazioni all’insegna dei materiali naturali e soprattutto del riciclo e del riuso. Cambio di prospettiva: i bambini non si sono interrogati su cosa troveranno sotto l’albero ma su cosa ci metteranno sopra. Chiediamo di svelarci i dettagli all’assessore all’ambiente del Comune di Trento Michelangelo Marchesi.

Assessore, anche un evento a forte connotazione consumistica come il Natale può farsi veicolo di comunicazione ambientale?
«Il Natale ha sempre rappresentato la più grande festa dell’anno per i cristiani. Nel corso degli ultimi decenni però queste caratteristiche hanno lasciato il posto ad aspetti più economici e consumistici. Il Natale è diventato prevalentemente sinonimo di “regali” da fare e da ricevere. Sulla base di tali valutazioni l’Ufficio Politiche Giovanili ed il Servizio Ambiente del Comune di Trento hanno voluto riproporre tematiche di diversa valenza, quale quella dell’attesa del Natale attraverso i gesti consolidati della preparazione dell’albero, la ricerca degli addobbi e la loro costruzione. Si tratta quindi di un discorso di riscoperta del Natale da un nuovo e antico punto di vista, oltre che di sensibilizzazione ambientale. Con “Un Albero di Natale creaTTivo”, si è chiesto in sostanza di eliminare le classiche decorazioni luccicanti, spesso di provenienza dal sud-est asiatico (con conseguente spreco di risorse energetiche e realizzate spesso da manodopera sottopagata o giovanile), realizzati in materiali plastici e sintetici di difficile smaltimento o inquinanti. Gli insegnanti sono stati capaci di costruire un progetto condiviso con i bambini, per ritrovare le sensazioni genuine di “attesa” del lieto evento e nel contempo di valorizzare i concetti di utilizzo di materiali naturali, poco impattanti, di “prodotto eco-compatibile”, di “prodotto a Km Zero”, di riuso e riutilizzo di materiali. Questa mostra vuole costituire un momento di pausa nella frenesia degli acquisti, un ripensare ai significati più profondi del Natale e forse un’occasione per valutare anche una modifica dei propri stili di vita, in modo particolare rispetto alle tematiche ambientali».

Secondo il suo parere, come verrà accolta l’iniziativa da una comunità in cui la ricorrenza del Natale, e specialmente i suoi mercatini, è una tradizione molto radicata?
«I cittadini di Trento si sono sempre dimostrati molto sensibili alle questioni ambientali, attenti e orgogliosi del magnifico ambiente che li circonda. L’Amministrazione comunale è sicura che anche un’iniziativa semplice come questa proposta verrà valutata assai positivamente dai visitatori, ma prima di tutto dai bambini, dal mondo della scuola e anche dalle famiglie, e possa costituire un motivo di riflessione e di sensibilizzazione di sicuro impatto».

Un appuntamento suggestivo a cui non mancare.

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