Con le mani nella monnezza

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Paola Alagia, Massimiliano Iervolino. Prefazione di Gian Antonio Stella. Reality Book Edizioni. 152 pagg. 14€

Recensione di Roberto Cavallo*

Ho appena terminato la lettura del libro di Alagia e Iervolino.

L’ho divorato. Non tanto e non solo perché tratta di un argomento che studio da vent’anni, ma perché è ben scritto. Scorrevole. Sembra un romanzo. Poi torni indietro a rileggere un passo e ti dici che è vero. Quello che stai leggendo è drammaticamente vero. Personaggi, luoghi, date: tutto vero.

E con loro è vero l’inquinamento di una vasta area di Roma e la connivenza di diverse amministrazioni che si sono succedute che lo hanno permesso.

“Malagrotta che cos’è? Io penso che diventerà ‘Buonagrotta’ per il servizio che ha reso a Roma e a quasi tutta la Regione Lazio…” è una delle frasi di Manlio Cerroni, “l’avvocato”, proprietario di Malagrotta e altre numerose discariche e impianti di trattamento rifiuti in Lazio, estratte dalle dichiarazioni rese al Corriere della Sera e ad alcune sue audizioni in commissione ambiente a Camera e Senato che aprono il libro.

Poi leggi il libro. Ti lasci prendere dalla storia del “re della monnezza”, dei politici che si sono succeduti al governo di Roma, Provincia e Regione, del luogo in cui sorge la discarica e arrivi alle analisi dell’ARPA, recenti, e leggi “I risultati del monitoraggio 2010 confermano il quadro di contaminazione delle acque sotterranee rilevato nella precedente campagna di monitoraggio del sito, sia per i composti inorganici che per alcuni composti organici… Alla luce dei risultati trasmessi si ribadisce la necessità di misure di messa in sicurezza del sito, volte a contenere la diffusione della contaminazione, nonché di successivi interventi di bonifica […] Il dato non è tanto il picco del 2010 rispetto al 2009, ma il fatto più importante è che le cifre dello scorso anno raccontano di un inquinamento che non accenna a regredire e che, anzi, è in crescita”.

Allora ti dici che forse proprio ‘Buonagrotta’ non è diventata!

Un ricco compendio di allegati che riporta documenti di analisi, grafici, articoli scientifici sull’impatto delle discariche sulla salute umana, copie delle denunce alla Procura della Repubblica, non fanno che sottolineare la gravità della situazione.

Il sottotitolo “I disastri della partitocrazia. Il caso Malagrotta: l’ottavo colle di Roma” descrive una parte del libro. Perché il libro di Alagia e Iervolino non è solo di denuncia, ma anche testimonianza dell’impegno del Comitato Malagrotta e del suo energico presidente Sergio Appollonio è anche proposta per un piano regionale rifiuti che metta al centro la prevenzione e le raccolte differenziate così che, se proprio discariche devono essercene, siano marginali e non pericolose.

È un libro che lascia aperta una porta alla speranza perché se la matassa è difficile da sbrogliare […] due punti fermi anche in questa storia ci sono: i cittadini che non accetteranno decisioni dall’alto, e l’Europa che, per fortuna, vigila sulla questione.

* autore di “Meno 100 chili – ricette per la dieta della nostra pattumiera” Ed. Ambiente. Presidente cooperativa ERICA. www.robertocavallo.it

3 commenti su “Con le mani nella monnezza”

  1. caro SD,

    sì, è proprio il libro documentato da Iacona che ha intervistato uno degli autori (Iervolino) al termine di una presentazione a Roma…
    Se solo si facesse come a San Francisco o come le decine di Comuni italiani che hanno puntato sulla differenziata ci sarebbero meno problemi ambientali, sociali e di collusione!
    Va beh! Non demoralizziamoci…
    Roberto Cavallo

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