Usato? Roba da snob…

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di Eleonora Anello

Ci sono iniziative che nascono principalmente con scopi umanitari ma che fanno bene anche all’ambiente e che possono diventare esempio da emulare per chi vuole cimentarsi nella comunicazione ambientale. Uno di questi casi è Merci, concept store parigino inaugurato nel 2009 che devolve tutti i suoi profitti in beneficenza.

1500 mq zeppi di mobili, vestiti, giocattoli. Qualsiasi oggetto non venga più utilizzato può essere portato al negozio Boulevard Beaumarchais 111 a Parigi, punto vendita che viene incontro a chi vorrebbe donare ma non sa come e a chi rivolgersi. Tutto questo rende felici i più bisognosi, i benefattori e perchè no, l’ambiente.

Probabilmente i coniugi Cohen, i lodevoli ideatori fondatori dell’azienda di abbigliamento di lusso per bambini Bonpoint, hanno pensato al risvolto ambientale dell’iniziativa visto che privilegiano la commercializzazione di prodotti sostenibili. «Non pretendo di salvare il pianeta! – dichiara Marie France in un’intervista – Tuttavia, gli auguro il meno male possibile. E se ho la possibilità di scegliere tra la vendita di piatti di plastica e altri in bagassa (fibra di canna da zucchero), realizzati in bei colori, ovviamente scelgo i secondi. E ‘ora di capire che la solidarietà non è più sinonimo di austero, triste».

Al negozio viene data molta visibilità dagli organi di stampa come è illustrato sul sito di Merci nel quale campeggia il simbolo del concept store: una 500 d’epoca carica di oggetti e che è possibile ammirare nel cortile del punto vendita. Proprio il sito sembra non volersi curare delle potenzialità offerte dal web presentando agli utenti una singola pagina html in bianco e nero. Più che sulla realtà virtuale il progetto punta sull’esposizione vera e propria a cui sono stati affiancati un caffè letterario, un fioraio e una mensa chic.

Un vero e proprio paese delle meraviglie, piccolo mondo a parte un po’ snob ma dalla vocazione filantropica, una mecca di design di oggetti reincanalati nel circuito dei consumi che punta sull’allestimento e sulle scenografie in cui i più abbienti si troveranno completamente a proprio agio. Sogno per i compulsivi dello shopping che finalmente possono acquistare per una giusta causa.

3 commenti su “Usato? Roba da snob…”

  1. è molto bello recuperare e poter riusare oggetti che hanno gia vissuto con altre persone.
    per rispetto alla natura ed al reciproco aiuto.
    solo un paio di generazioni fà era normale usare le scarpe del fratello maggiore o del cugino o del vicino, oggi ci vergognamo di dare una vita a cose che andrebbero distrutte.
    con spreco per tutti.

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