“Amnisiadi: le Olimpiadi dei rifiuti dimenticati”: quando il gioco diventa green!

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di Valeria Rocca

Si terrà domenica 25 settembre, in concomitanza con “Puliamo il Mondo”, storica iniziativa di Legambiente, la terza edizione di “Amnisiadi: le Olimpiadi dei rifiuti dimenticati”. L’iniziativa, sostenuta e promossa dalle rete INFEA tra laghi e colline (Progetto della Regione Piemonte di servizi per l’educazione ambientale), dal Comune di Avigliana e dal Parco Naturale dei Laghi di Avigliana, si svolgerà, proprio, presso il Parco, nella zona di Lago Piccolo.

Ma che cosa sono le Amnisiadi? Abbiamo posto qualche domanda a Laura Grandin, responsabile di Antichi Passi, organizzazione che si occupa del servizio visite guidate del Parco e gestisce la didattica dell’Ente nelle scuole.

Per prima cosa, perché avete scelto il nome “AMNISIADI”?
«AMNISIADI è un gioco di parole. L’Amnesia è la perdita momentanea della memoria, mentre “Amnis”, è un termine dialettale per chiamare l’immondizia. Associare l’idea del gioco all’iniziativa vuole alleggerire” la tematica rifiuti, rendendola accessibile a tutti. La domanda che si pone è “Possiamo dimenticarci dei nostri rifiuti?».

Che cosa sono, concretamente, le “OLIMPIADI dei rifiuti”?
«Le olimpiadi dei rifiuti sono una raccolta rifiuti un po’ particolare: una vera e propria gara lungo diversi itinerari nell’area dei laghi. Per i partecipanti una simbolica suddivisione in squadre, la raccolta del materiale sui sentieri, coadiuvati dagli accompagnatori Naturalistici di Antichi Passi e dagli Ecovolontari del Comune diAvigliana. A seguire, una serie di sfide pomeridiane a tema rifiuti e, ovviamente, la ricca premiazione finale».

Quali temi saranno affrontati durante il pomeriggio di giochi e in generale, durante tutta la giornata?
«I giochi tendono a sottolineare la durata, l’ingombro, la pericolosità ed il costo dei rifiuti. La raccolta differenziata pone un problema di riconoscimento dei materiali, oltre al corretto conferimento. Si tratterà anche di rifiuti “invisibili”, dagli insetticidi ai repellenti per parassiti, ai saponi, agli scarichi urbani ed agricoli».

Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere con questa iniziativa?
«Questo evento è inserito in un ambito di iniziative denominate “Incursioni educative”, rivolte alla cittadinanza e, in questo caso, anche ai fruitori delle aree pubbliche non residenti nel Comune ove l’attività si svolge. L’area attrezzata del Lago Piccolo, nei giornifestivi, è normalmente sottoposta ad una pressione antropica difficilmente compatibile con l’idea di Area Protetta. Il problema dell’abbandono dei rifiuti è solo una porzione nell’ambito delle difficoltà gestionali del sito, che vanno dal disturbo alla fauna, l’accensione dei fuochi, ai divieti di balneazione e navigazione, a svariate complicazioni di ordine pubblico. L’idea è quella di sottolineare in modo ironico l’importanza del non acquisto del rifiuto piuttosto che i necessari ma non sufficienti riuso e riciclaggio, e integrare la serie delle buone pratiche legate ai rifiuti con la R di rifiuta».

Attraverso quali mezzi di comunicazione, avete pubblicizzato l’iniziativa?
«Oltre alle liste mail, si è occupato della divulgazione dell’evento l’ufficio stampa del Comune di Avigliana e la responsabile della fruizione del parco di Avigliana. L’evento è presente sul web».

Insomma un’occasione per passeggiare nella splendida zona dei Laghi di Avigliana e salvaguardare l’ambiente!

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