Mille modi per dire biodiversità

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di Anna de Polo

Che cosa s’intende per “biodiversità”? Se a questa domanda non sapreste rispondere se non con uno sconnesso balbettìo, niente paura! Siete in buona compagnia. Pare infatti che i cittadini europei abbiano poche idee e confuse quando si parla di biodiversità. Da un sondaggio dell’Eurobarometro sull’“Atteggiamento nei confronti della biodiversità” risulta appunto che solo il 38% degli intervistati conosce il significato di questo termine, mentre il 28% dichiara di averlo già sentito ma di ignorarne il significato. La maggioranza inoltre ritiene che l’impoverimento della biodiversità sia un problema grave, ma pensa che non risentirà direttamente di questa perdita. Dai risultati del sondaggio è perciò emersa la necessità di informare i cittadini europei su questo tema e dare loro la percezione che la conservazione della biodiversità non si traduce soltanto nella difesa di qualche rara specie esotica in via di estinzione, ma anche in azioni che hanno ripercussioni dirette sulla loro vita quotidiana.

A questo scopo la Commisione Europea ha varato una campagna di sensibilizzazione il cui slogan è “We are all in this together” (“Siamo tutti coinvolti”). Lo scopo principale della campagna, che coincide con la decisione dell’ONU di dichiarare il 2010 “Anno internazionale della biodiversità”, è quello di informare i cittadini sulle potenziali conseguenze che la perdita di biodiversità ha sulla loro vita e su come ciascuno di essi può agire in prima persona per impedire questo degrado. Sarà importante, quindi, mettere in luce soprattutto quegli aspetti della biodiversità che interessano direttamente la gente, fra i quali spicca quello della diversità agroalimentare, cioè la ricchezza e la varietà di piante ed animali di cui ci nutriamo. Il direttore generale di Biodiversity International, Emile Frison, ha dichiarato: «E’ necessario che nel discorso sulla tutela e la conservazione della biodiversità non si dimentichi il ruolo fondamentale che la biodiversità agraria ha nel garantire la salute e la sicurezza alimentare delle popolazioni».

Promotore dell’importanza della diversità in campo alimentare è Diversity for Life, che organizzerà dal 19 al 23 maggio a Roma, presso l’Auditorium della Musica, la “Settimana della Biodiversità”. Accademici, scienziati, economisti, scrittori, cuochi e artisti si riuniranno per informare l’opinione pubblica sul ruolo che la diversità agraria svolge nel migliorare la salute, nel combattere la malnutrizione, nell’adattarsi ai cambiamenti climatici e nel rafforzare tradizioni ed identità locali. Le attività della Settimana comprendono conferenze, tavole rotonde, caffè della scienza, festival di documentari, mostre fotografiche, exhibit interattivi, concerti e laboratori per ragazzi. In occasione di questo evento sarà premiato il vincitore della Seconda Edizione del Concorso “Celebriamo i Custodi della Diversità nel Mediterraneo”, che intende dare un riconoscimento al contributo di singoli agricoltori, scienziati, attivisti e altri per la conservazione della biodiversità nel Mediterraneo.

La biodiversità è la diversità della vita, in tutte le sue forme e a tutti i livelli di organizzazione (da quello genetico a quello ecosistemico). La varietà delle forme di vita costituisce una ricchezza per il pianeta e i suoi abitanti, presenti e futuri, in quanto rappresenta il modo in cui la natura “diversifica i propri investimenti”, mettendosi al riparo da cambiamenti climatici, epidemie, malattie etc. E’ quindi un patrimonio da preservare per il benessere nostro, dei nostri figli e del nostro pianeta.

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