L’ingegneria e la videoconferenza al servizio dell’ambiente

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di Eleonora Anello

Comunicare lo stato e l’avanzamento delle conoscenze di eventi cruciali per lo sviluppo e il benessere della società futura, in modo il più possibile sereno e oggettivo. È questo l’obiettivo che si propone “Energia: 2010 e oltre”, ciclo di incontri divulgativi organizzato dal Politecnico di Torino in occasione delle celebrazioni dei suoi 150 anni di vita.

Le sette conferenze, che hanno preso il via il 20 gennaio e si concluderanno il 3 marzo 2010, affronteranno il tema dell’energia e delle sue implicazioni tecnologiche, ambientali, sociali, politiche ed economiche. Si discuterà infatti di crisi energetica, combustibili fossili, fonti rinnovabili, energia nucleare ed elettrica ed efficenza energetica negli edifici e nei trasporti.

Con esponenti prestigiosi presi in prestito dal mondo delle imprese e da quello accademico, il Politecnico intende rivolgersi a chiunque sia sensibile e dimostri interesse a un problema che travalica questioni spesso riservate a un numero esiguo di addetti ai lavori. Inoltre, «Tutte le conferenze saranno visibili in diretta collegandosi a Internet tramite un’apposita pagina web del Politecnico. In questo spazio saranno anche inseriti i materiali prodotti e si potranno porre quesiti», spiega il professor Bruno Panella, direttore del Dipartimento di energia del Politecnico e organizzatore dell’evento. «Non è possibile uno sviluppo sostenibile senza un impegno continuo per la salvaguardia del pianeta -continua il docente- ed è il controllo dell’uso dell’energia lo strumento che può garantire il successo o la sconfitta di questo intendimento, in quanto è quello che nella storia ha accompagnato ogni grande conquista dell’uomo».

E proprio a dimostrazione di questo, il Politecnico di Torino ha deciso di avvalersi della videoconferenza, nient’altro che un’interazione sincrona in audio e video. Sicuramente ad oggi si può considerare il canale maggiormente amico dell’ambiente in cui il flusso informativo passa attraverso un unico canale che viene condiviso tra più destinatari. Essa permette la delocalizzazione e i benefici sono numerosi: economici ma soprattutto ambientali. Consente infatti l’ovvio risparmio di tempo, spese di trasporto e facilita e incrementa i contatti e le collaborazione tra gli individui.
Certo, l’incontro virtuale al di fuori dell’unità di luogo va a scapito della fisicità ma può contribuire oltre che ad accrescere il numero dei partecipanti, a rendere il sapere più condiviso a patto però che venga superato il gap tecnologico che divide la nostra società. Un servizio dalle innumerevoli potenzialità ancora poco adottato pur avendo testimonial illustri quali Bill Gates, Al Gore e Carlo d’Inghilterra. Il principe, ad esempio, come in un film di fantascienza, fece viaggiare il suo ologramma per partecipare nel gennaio del 2008 al summit mondiale sul futuro dell’energia tenutosi negli Emirati Arabi Uniti.

Per i più tradizionalisti, il prossimo appuntamento da non perdere è per mercoledì 27 gennaio presso l’aula magna del Politecnico di Torino alle ore 17.30. Si parlerà di “Combustibili fossili: idrocarburi. Carbone“. Il programma completo è consultabile al seguente indirizzo: http://www.conferenze.energia.polito.it/le_conferenze.

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