Sito di compostaggio inaugura a Degueche, Tunisia

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di Francesca Davoli

Il 12 Giugno 2015 è stato inaugurato il sito di compostaggio di Degueche, nel governatorato di Tozeur Tunisia. Il sito è frutto del lavoro svolto negli ultimi mesi da AICA, Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, in collaborazione con il Comune di Degueche, il Centro di Ricerca Agricolo del Comune e con il finanziamento dell’8 per mille della Chiesa Valdese nell’ambito del progetto “Le Oasi di El Ouidane”. Il progetto prevedeva infatti lo sviluppo di un sistema di raccolta differenziata della frazione organica e il contestuale avvio del servizio di raccolta presso gli abitanti di un quartiere pilota di Degache. I rifiuti organici così raccolti sono confluiti poi all’interno del sito di compostaggio predisposto allo scopo. A 3 mesi dall’avvio del progetto, è stato ottenuto il primo compost, consentendo così di inaugurare ufficialmente il sito. Si tratta del primo progetto nel suo genere in tutta la regione del Maghreb.

All’inaugurazione hanno partecipato diverse autorità istituzionali e portatori d’interesse, fra i quali il Governatore di Tozeur Mr.Mausouri Mohamed, diversi rappresentanti del Ministero dell’Ambiente Tunisino, il Sindaco di Degache Mr. Ridha Dahou, la responsabile della Cooperazione Internazionale presso il Ministero degli Affari Esteri italiano in Tunisia Dott.ssa Cristina Natoli, oltre naturalmente ai rappresentanti dei partner di progetto.

L’inaugurazione si è aperta presso la sala conferenze del Centro Agricolo di Degueche, con un saluto istituzionale da parte del Sindaco, che ha poi passato la parola ai diversi membri istituzionali citati sopra. Nei loro interventi, tutti si sono detti entusiasti dei risultati raggiunti in così breve tempo da questo progetto pilota, che non solo ha rafforzato i legami fra i Paesi, ma che ha anche consentito di raggiungere risultati concreti che aprono la strada a prospettive promettenti. Il Sindaco Mr. Dahou ha invitato tutti i partecipanti a condividere la necessità di dare una sostenibilità di lungo termine al progetto, proseguendo le attività avviate attraverso l’analisi del compost prodotto e il monitoraggio delle quantità distribuite e il loro utilizzo in agricoltura; il Governatore di Tozeur ha manifestato la propria sorpresa nel vedere la partecipazione e i risultati ottenuti nel progetto pilota, esprimendo l’auspicio che il progetto possa proseguire e eventualmente ampliarsi; la Dott.ssa Natoli ha sottolineato come i piccoli progetti possano portare a grandi risultati.

Il Dott. Roberto Cavallo, presidente di AICA, ha tenuto un discorso volto a tracciare la storia e il percorso, fatto di rapporti umani e relazioni oltre che di osservazioni tecniche, che ha consentito di raggiungere i risultati del progetto. Il discorso è riportato in calce all’articolo.

L’inaugurazione è poi proseguita con la visita al sito di compostaggio, nel quale il Dott. Cavallo ha illustrato praticamente le azioni svolte nel sito: dalla triturazione delle foglie di palma da mischiare alla frazione organica, al trasferimento del materiale nelle compostiere, alla costituzione e rivoltamento delle andane. I partecipanti hanno così potuto toccare con mano il processo alla base del compostaggio, e vederne i risultati. Ai partecipanti è inoltre stato regalato un sacchetto simbolico contenente il primo compost.

Discorso Roberto Cavallo, presidente AICA

Grazie al signor sindaco di Degache, Dahou Ridha, alle autorità presenti, al centro di ricerca agricolo, alla chiesa valdese e, permettetemelo, ai colleghi di AICA che sono qui: Francesca Davoli, Emanuela Rosio e soprattutto a Paolo Agostini, senza il quale il progetto non sarebbe mai attecchito.

Il progetto che oggi presentiamo è il risultato di uno sforzo a collegare dei nodi.
Un nodo può essere un problema (ad esempio nei capelli), ma un nodo significa anche sicurezza, legame, collegamento.

Noi abbiamo fatto dei collegamenti:
– i cambiamenti climatici sono sempre più drammatici : il deserto avanza, l’acqua manca così come le sostanze organiche nei suoli.
– I rifiuti aumentano, la loro gestione pone problemi di salute per la popolazione, di inquinamento e costi per i territori.

Abbiamo proposto di fare la raccolta differenziata dell’umido e trasformare i rifiuti raccolti in compost il più vicino possibile al luogo della raccolta, ciò permette :
– di avere materiali secchi (plastica, alluminio, ecc.) più puliti e facili da valorizzare;
– eliminare i rifiuti umidi che creano problemi di biogas, percolato, diffusione di malattie attraverso animali randagi ;
– produrre compost che torna alla terra arricchendola, e permettendole di trattenere di più l’acqua, quando il cielo ne fornisce un po’.

Oggi 1.300 persone a Degache fanno la raccolta differenziata, 3 impiegati lavorano nella raccolta, 2 persone lavorano al sito di compostaggio: tritano le foglie di palma, mescolano i rifiuti umidi, raccolti 4 volte la settimana, con le foglie di palma tritate, caricano i composter che abbiamo deciso di utilizzare nella prima fase di fermentazione per mantenere l’umidità, dopo 4 settimane trasferiscono il materiale in alcune andane e dopo un altro mese il compost è pronto per essere di nuovo cippato, setacciato e insacchettato.
Oggi porterete a casa vostra il primo compost di Degache !

Tutti questi collegamenti tecnici funzionano se ci sono legami umani e credo che con questo progetto abbiamo creato legami forti, che rappresentano il vero successo dell’iniziativa, la vera sfida per il futuro, lo scheletro per la sostenibilità del progetto.

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Merci a monsieur le maire de Degache, Dahou Ridha, les autorités présentes, le Centre de Recherche Agricole, l’Eglise Vaudoise et, permettez-le moi, aux collègues de AICA qui sont ici : Francesca Davoli, Emanuela Rosio et surtout a Paolo Agostini, sans lequel le projet n’aurait pas abouti.

Le projet que aujourd’hui nous présentons est le résultat d’un effort à réunir des noueux.
Un noueux peux représenter un problème (dans le cheveux par exemple), mais un noueux signifie aussi sureté, liens.
Nous avons fait des liens :
– les changements climatiques sont de plus en plus dramatique : le désert avance, l’eau manque ainsi que les substances organique dans les sols.
– Les déchets augmentes, posent des problèmes de santé pour la population, de pollution et des couts pour les territoires.

Nous avons proposé de faire le tri sélective des bio-déchets et le transformer en compost le plus près possible au lieu de collecte cela permet :
– d’avoir des matériaux secs (plastiques, aluminium, etc.) plus propre et facile à valoriser ;
– éliminer les bio-déchets qui créent problèmes de biogaz, lixiviation, de diffusion de maladies à travers les animaux sauvages ;
– produire du compost qui retour à la terre en la enrichissant, en lui permettant de entretenir l’eau quand le ciel en donne

Aujourd’hui 1.300 personnes à Degache font le trie sélective, 3 employés travaillent dans la collecte, due personnes travaillent au site de compostage : font le broyage des feuilles de palmier, mélange les bio déchets collectés 4 fois par semaine avec les feuilles triturées, chargent les composteurs que nous avons décidé d’utiliser dans la premier phase de fermentation pour maintenir l’humidité, après 4 semaines ils transfèrent le matériau dans des andanes et après un autre mois le compost est prêt pour être de nouveau broyé e tamisé.
Aujourd’hui vous allez ramener chez vous le premier compost de Degache.

Tous ces liens techniques fonctionnent s’il y a des liens humains et je crois que avec ce projet nous avons crée des liens forts qui représentent le vrai succès du projet, le vrai défi pour le futur, le squelette pour la durabilité du projet.

 

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