SERR 2025: Iren parla di futuro e rilancia la sfida dei RAEE

| scritto da |

Il Gruppo Iren, main sponsor dell’ultima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), ha riportato al centro del dibattito ambientale il tema dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), confermandoli come una leva strategica per accelerare la transizione verso un’economia realmente circolare.

L’obiettivo è chiaro: aumentare la raccolta e il recupero delle materie prime essenziali contenute nei dispositivi elettronici a fine vita.

Ogni smartphone, computer o elettrodomestico dismesso racchiude infatti risorse strategiche come rame, oro e terre rare. Recuperarle significa ridurre la dipendenza da materie prime vergini, limitare l’impatto ambientale dell’estrazione e rafforzare la sicurezza delle filiere industriali.

Eppure, il quadro italiano resta critico: nel 2024 la raccolta pro capite di RAEE si è fermata a 6,07 kg per abitante, contro i 12 kg richiesti dall’Unione Europea, con un tasso di recupero complessivo del 29,6% (Fonte: CdC RAEE 2024).

Per rispondere a questa sfida, Iren ha lanciato la campagna C’è futuro nei RAEE, un progetto di comunicazione e sensibilizzazione che unisce creatività e sostenibilità.

Il concept si fonda su un messaggio diretto e immediato: il device «ha fatto parte della tua vita. Farà parte del futuro di tutti noi». Qui è racchiuso il cuore dell’iniziativa: il legame tra passato, presente e futuro dei dispositivi elettronici e il passaggio dalla dimensione personale – quegli oggetti che accompagnano la quotidianità come strumenti di lavoro, comunicazione e svago – a una responsabilità collettiva, perché ciò che oggi consideriamo rifiuto può trasformarsi in risorsa se gestito correttamente.

Un invito a riconoscere il valore nascosto degli oggetti tecnologici e a compiere scelte consapevoli nel momento in cui diventano rifiuti.

La campagna si è tradotta in numerose iniziative sul territorio: incontri pubblici, eventi organizzati in collaborazione con la SERR, attività con istituti scolastici e istituzioni locali, oltre a esempi concreti di economia circolare capaci di rendere tangibile il messaggio. L’azione di Iren si sviluppa così su più livelli, integrando comunicazione, infrastrutture e impatto sociale.

Un ruolo centrale sul piano industriale è svolto dal polo di Terranuova Bracciolini (Toscana), dove nel 2024 è stato avviato un impianto dedicato al recupero di materie prime essenziali dai RAEE, dotato di tecnologie avanzate per massimizzare il riuso dei materiali e ridurre la dispersione di risorse. A questo si affianca la raccolta dei RAEE in tutte le sedi del Gruppo Iren, rivolta anche ai dipendenti, per rafforzare una cultura aziendale coerente con i principi della sostenibilità.

Accanto alla dimensione industriale, Iren ha scelto di investire con decisione anche sul fronte sociale, dando nuova vita ai laptop aziendali attraverso progetti di rigenerazione e donazione.

I dispositivi recuperati sono a disposizione di scuole, biblioteche, centri per la terza età e progetti internazionali, contribuendo a ridurre il divario digitale e a promuovere inclusione sociale, accesso all’educazione e partecipazione civica, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione.

“C’è futuro nei RAEE” diventa così più di una campagna: un invito concreto a trasformare le scelte quotidiane in azioni di sostenibilità, mostrando come una corretta gestione dei rifiuti elettronici possa generare valore ambientale, economico e sociale.

Un messaggio in piena sintonia con lo spirito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che richiama cittadini, imprese e istituzioni a una responsabilità condivisa.

La transizione ecologica passa anche dai nostri comportamenti, dai piccoli gesti quotidiani – come il corretto conferimento di un dispositivo elettronico – e dalla capacità di immaginare nuovi cicli di vita per ciò che oggi chiamiamo rifiuto.