Nel settore dello spettacolo e, in particolare, del cinema e delle serie TV, la sostenibilità diventa parte fondamentale quando una produzione viene ideata, finanziata e distribuita.
Festival come Cinemambiente di Torino celebrano da anni il legame tra il grande schermo e la tutela dell’ambiente, mentre le produzioni cinematografiche e televisive stanno abbracciando pratiche sostenibili, che spaziano dal set alle scelte ecologiche nella produzione.
Tra queste iniziative, c’è un progetto che spicca per la sua originalità: Nicopò, una serie animata ideata e realizzata da Nicola Sammarco e prodotta da Nasse Animation Studio di Taranto.
La serie racconta le avventure di Nicopò e dei suoi amici, un gruppo di bambini che vive sull’Isola dei due mari, impegnati ogni giorno a salvare il loro mondo dal caos creato dai rifiuti.
Sin dal concept è chiaro l’obiettivo. Sensibilizzare i più piccoli ad assumere comportamenti rispettosi dell’ambiente, ma la serie Nicopò non si limita a comunicare la sostenibilità, ne fa un principio fondamentale del suo stesso processo di produzione.
Gli ambienti e tutte le location che ospitano le avventure del gruppo di amici, infatti, sono state realizzate interamente con materiali recuperati direttamente negli impianti di selezione e recupero dei rifiuti.
Abbiamo scambiato alcune domande con Nicola Sammarco, ideatore di Nicopò e Amministratore Delegato e fondatore di Nasse Animation Studio. Nicola dopo aver maturato numerose esperienze professionali all’estero nel settore dell’animazione e della storyboard art, ha lavorato in alcune delle realtà più prestigiose nel campo dell’animazione, come Disney, Universal Studios e Netflix. Pochi anni da ha deciso di tornare in Italia e lanciare la sua casa di produzione a Taranto.
Come nasce l’idea?
Poco prima del lockdown, sono tornato nella mia città natale, Taranto. Il difficile periodo della pandemia si è rivelato un’occasione di riflessione e di cambiamento. Perché non sfruttare questa fase per creare una realtà produttiva in Puglia, mettendo a frutto le competenze acquisite in giro per il mondo?
Contrariamente alla narrazione dominante, che associa il successo nel settore creativo alle grandi città del Nord o all’estero, ho scelto di restare nella mia città, perché credo che il valore si possa creare anche dove le opportunità scarseggiano e dove l’energia del cambiamento può fare davvero la differenza.
Con Nicopò, vogliamo dimostrare che è possibile creare contenuti divertenti e coinvolgenti senza rinunciare all’etica e alla cura per l’ambiente, contribuendo così a una piccola rivoluzione nel settore dell’animazione.
Un aspettò importante, inoltre è che la serie richiama le tradizioni marinare che coinvolgono anche la mia famiglia. Queste rappresentano un chiaro richiamo alle radici familiari e del territorio, unendo così passato e futuro, radici e innovazione.
Qual è stato l’obiettivo desiderato?
Uno degli obiettivi principali della serie Nicopò è la sensibilizzazione sul contrasto alla dispersione dei rifiuti. Vogliamo evidenziare come pratiche semplici ma fondamentali, come il riuso, il riciclo e la corretta raccolta differenziata, possano fare una grande differenza per il pianeta.
Non vorremmo però limitarci alla divulgazione di nozioni ecologiche, desideriamo ispirare un cambiamento reale e consapevole: la nostra missione è insegnare che l’ecologia deve tradursi in comportamenti quotidiani.
Vogliamo incoraggiare le persone a compiere azioni sostenibili tutti i giorni, trasformando la cura dell’ambiente in un gesto naturale e spontaneo.
Come vi siete proposti di raggiungerlo?
Per cominciare abbiamo reso disponibili gratuitamente sul nostro canale YouTube la serie animata e altri contenuti educativi. Si tratta infatti di uno strumento che consideriamo la tv del futuro, potente per raggiungere bambini e ragazzi, catturare la loro attenzione e stimolarli a uscire di casa.
Vogliamo incoraggiarli a vivere esperienze divertenti e coinvolgenti all’aria aperta, come la ricerca di rifiuti dispersi nell’ambiente, per riscoprire il piacere di interagire con il mondo che li circonda e di contribuire attivamente alla tutela del nostro pianeta.
Inoltre Nicopò aspira a essere il protagonista di una piccola grande rivoluzione nel mondo dell’animazione.
Il nostro obiettivo è avviare una filiera completa di prodotti, tra cui giocattoli, libri, accessori e abbigliamento, tutti realizzati con materiali sostenibili.
Vogliamo dimostrare che è possibile unire creatività, divertimento e sostenibilità, contribuendo a un futuro più consapevole.
Ritieni che possa essere un modo efficacie per sensibilizzare gli utenti ad un corretto utilizzo delle risorse?
In Nasse Animation Studio spicca il suo impegno in favore della sostenibilità e della salvaguardia del pianeta. Un impegno che ha preso forma nella produzione della prima serie animata al mondo 100% green.
La peculiarità di Nicopò sta nelle ambientazioni, realizzate con materiali di recupero come plastica, legno e metalli, dimostrando come l’animazione possa essere rispettosa dell’ambiente.
Le tematiche trattate nei vari episodi, attraverso avventure divertenti e leggere, mirano a veicolare contenuti educativi sulla salvaguardia dell’ambiente. Così si incoraggiano gli spettatori ad assumere comportamenti sostenibili.
Qual è stata la reazione del pubblico e delle istituzioni?
Nonostante sia un progetto autoprodotto con un budget limitato, ha riscosso un grande successo sia tra gli spettatori della piattaforma sia tra le istituzioni. Numerose scuole ed enti religiosi hanno richiesto interventi a tema. Hanno voluto offrire ai partecipanti uno sguardo dietro le quinte e scoprire ciò che normalmente non si vede.
Questi incontri hanno anche stimolato riflessioni e considerazioni che potrebbero contribuire allo sviluppo futuro del progetto.



