“Siccità”: la crisi idrica a Roma immaginata da Virzì

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Presentato alla 79° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Premio Pasinetti, “Siccità” è un film diretto da Paolo Virzì distribuito nelle sale a settembre 2022 ed ora disponibile sulle piattaforme on demand.

Ambientato a Roma, in un presente distopico che deve fare i conti con una grave siccità che ha ridotto al minimo le riserve d’acqua disponibili. Si intrecciano storie in un racconto corale che ha come sfondo le immagini di una Città eterna prosciugata – un deserto impolverato, in cui i rifiuti per le strade danno la sensazione di un fortissimo odore di putrefazione.

I ritmi del film sono veloci, la musica barocca di sottofondo risuona come una marcia per gli insetti che infestano le strade e le case delle persone. Un degrado che viene raccontato con gli strumenti della comunicazione contemporanea, in un incontro tra mondo digital e manifestazioni pubbliche in piazza.

«Giorno 367 della crisi idrica a Roma. Continua il conto alla rovescia e siamo a -12 giorni alla chiusura totale dell’erogazione dell’acqua pubblica».

I canali di informazione forniscono un bollettino quotidiano dell’andamento generale, con un taglio comunicativo che ricorda quello della crisi pandemica. Qual è la risposta delle istituzioni? Quali scenari ci dobbiamo aspettare? I reparti di terapia intensiva sono colmi di persone colpite da brividi e sonnolenza, febbre alta: quanti sono? Esiste una correlazione con la crisi idrica?

Gli interventi sui telegiornali vedono ospiti professori in idrologia, medici e migranti, che ora pare possano insegnarci molto sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Partono missioni di solidarietà e la Protezione Civile interviene per garantire acqua potabile ai meno abbienti. Le forze dell’ordine rincorrono per strada chi consuma acqua senza coscienza e sui social si scatenano i commenti di odio nei confronti di chi la utilizza per semplici gesti, come annaffiare una pianta.

I manifestanti urlano per strada, in un’alleanza popolare che sembra annullare ogni fazione politica. Giorgio Gaber in “Destra-sinistra” prendeva di mira i luoghi comuni e le ostentazioni dei partiti, e proprio questi vengono dissuasi da Virzì: “siamo popolo”, canta un giovane nel film.

La crisi idrica genera conflitto, precarietà e angoscia. Perversa una malattia che si esprime in stati di letargia e nella manifestazione più dissacrante delle sofferenze mentali. L’etica è traballante e tracolla l’istituzione della famiglia, da sempre elemento fondante della società italiana.

Il tono è quello di una commedia catastrofica, la fotografia onirica riprende immagini di gente che vive in un tempo sospeso. Tra carceri, ospedali, periferie e mondo borghese, in “Siccità” Roma vive un’emergenza pervasiva. In fondo, la speranza di una pioggia inaspettata, in cui l’acqua possa prendere vita all’Improvviso.

 «Mi sei scoppiato dentro al cuore
All’improvviso, all’improvviso
Non so perché
Non lo so perché
All’improvviso, all’improvviso».

Mina
Consigliato. Il cast si presenta da solo: Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli… Qui al completo!