Il rame come materiale circolare: l’esperienza internazionale di KME

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Il rame, come l’alluminio, l’acciaio e gli altri metalli, rappresenta un fiore all’occhiello dell’economia circolare: infatti possiede proprietà che lo rendono infinitamente riutilizzabile. Francesco Giubilei, responsabile delle relazioni esterne di KME, in occasione della partnership con Circonomia ha risposto ad alcune nostre domande.

Vista la vostra partecipazione a Circonomia, come interpretate il concetto di “economia circolare” all’interno della vostra realtà?

L’attività di metallurgia del rame e delle sue leghe, settore industriale in cui opera KME da oltre un secolo, è di per sé portato a sviluppare l’economia circolare. Il rame infatti, per le sue caratteristiche, è un materiale pressoché eterno. Lo stabilimento KME Italy di Fornaci di Barga è una vera e propria eccellenza mondiale, con una percentuale media di riciclo del metallo di oltre il 70%. Da qui ne deriva la scelta della “circolarità” quale principio per tutta l’attività operativa.

Come si concretizza il vostro impegno nei confronti dell’ambiente?

Condividiamo molti obiettivi, anche in un’ottica di sostenibilità, per il rilancio del nostro stabilimento, tra cui:

  • un aumento dei volumi produttivi e di conseguenza il recupero dell’occupazione
  • una riduzione del costo dell’energia
  • il miglioramento del quadro delle emissioni
  • la creazione di un polo di economia circolare
  • la promozione e il sostegno di un sito web dedicato alla sostenibilità, “Alvearia
  • la promozione di una “Circular Academy” per la formazione del management delle imprese industriali.