TRASHFORMERS: un modo originale per comunicare con i ragazzi

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di Sabrina Glionna

Dopo il primo suono della campanella, che ha dato avvio al nuovo anno scolastico, abbiamo pensato di rivolgere tre domande ad Amiu Genova (Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana) per conoscere da vicino il progetto di educazione ambientale “Trashformers”, intervistando Luca Zane, coordinatore dell’Ufficio Comunicazione dell’azienda.

In cosa consiste “Trashformers” e che seguito sta avendo da parte degli studenti e degli insegnanti? Quale tipo di scuole partecipa?

Trashformers è un’iniziativa di edutainment dedicata alle scuole genovesi di ogni ordine e grado, per far conoscere il valore della raccolta differenziata tramite strumenti e prodotti diversificati. Ogni anno si sceglie un tema specifico, come ad esempio i rifiuti elettronici, su cui lavorare. Nell’ultimo anno l’attività ha riguardato il compostaggio e la lotta allo spreco alimentare. Vengono realizzati strumenti per i ragazzi, i docenti e le famiglie: fumetti, giochi in scatola, album e  figurine, manuali per gli insegnanti, vademecum per le famiglie, libri (come Il giro del mondo in 80 giochi), oltre a una serie di attività pratiche come laboratori creativi e artistici, visite agli impianti e incontri nelle scuole. Grazie a questa presenza costante fin dalla scuola materna, si fidelizzano i destinatari dell’attività che seguono le proposte di Amiu nel corso degli anni. Le più attive sono le scuole primarie, ma abbiamo ottenuto soddisfazioni anche dalle medie inferiori e dalle superiori. Queste ultime proprio di recente sono state coinvolte in un ciclo di proiezioni del film documentario ‘Meno 100 chili sulla riduzione dei rifiuti, un’attività che proseguirà per tutto il prossimo anno scolastico con nuovi appuntamenti e attività di approfondimento.

Uno dei punti di forza e di visibilità del progetto è però sicuramente il diario per gli studenti, giunto alla sesta edizione. Come avviene la sua diffusione?

È venduto nei supermercati Coop Liguria a un prezzo calmierato, pari a un terzo dei prodotti simili in commercio. Quest’anno i diari Trashformers sono andati a ruba: abbiamo venduto tutta la dotazione ben prima dell’inizio della scuola! Alcune centinaia di copie sono state inoltre distribuite gratuitamente nei circuiti sociali indicati dal Comune di Genova e in alcune scuole che hanno partecipato ai percorsi ambientali organizzati da Amiu. Infine altre sono acquistate da alcune aziende o istituzioni che possono personalizzare il diario in copertina e con un quartino interno.

Come è nata la collaborazione con Unicef?

Unicef collabora ormai da tempo alla Fabbrica del Riciclo di Amiu, un progetto nato per sviluppare il recupero delle risorse attraverso il restauro e il riutilizzo dei mobili usati. Grazie a quest’iniziativa, che Unicef segue con noi fin dall’avvio, si riesce a contrastare l’abitudine ‘all’usa e getta’ e incentivare la riduzione dei rifiuti. Insieme abbiamo ottenuto un riconoscimento importante: l’Autorità dei Servizi Pubblici ha infatti inserito la Fabbrica tra le best practices cittadine per il suo valore educativo e sociale. La collaborazione si è poi estesa ad altri ambiti di educazione e di informazione, di cui il diario è tra quelle più consolidate e conosciute. Con l’accordo con Unicef si riesce così a realizzare un prodotto che rimane alle famiglie tutto l’anno, contenente messaggi positivi e non deteriori, come purtroppo accade invece per alcuni prodotti analoghi in commercio.

A questo punto, siete curiosi di scoprire come sono fatti i personaggi di Trashformers che popolano “Trash City”?  Visitate http://www.trashformers.it per conoscerli meglio!

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