City Nature Challenge, i numeri della sfida della biodiversità

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Una “competizione” internazionale a favore della biodiversità: vince chi raccoglie il maggior numero di dati naturalistici

Si è tenuta gli ultimi giorni di aprile la City Nature Challenge 2019, la sfida naturalistica che ha visto contrapposte numerose città in tutto il mondo allo scopo di raccogliere il più alto numero possibile di dati relativi alla biodiversità urbana. In Italia, dove la competizione amichevole è approdata per la prima volta nel 2018, quest’anno ha avuto luogo nelle città di Ostuni, Trinitapoli, Napoli, Trento, Catania, Lecce, Taranto.

Con 1.947 partecipanti, 53.763 osservazioni fatte e 4.588 specie registrate, è Cape Town in Sud Africa la città vincitrice della sfida tenutasi quest’anno. Il secondo e terzo posto del podio sono spettati a La Paz in Bolivia e a San Diego County in California con rispettivamente 46.931 e 38.241 osservazioni.

Senza ulteriori anticipazioni, entriamo nel vivo della City Nature Challenge grazie alle parole di Antonio Riontino e Alessandra Flore, coordinatori del Cluster Italia.

Quali vantaggi per l’ambiente derivano dalla City Nature Challenge?

La City Nature Challenge dà la possibilità a tutti, scienziati, gestori del territorio e cittadini di esplorare e lavorare insieme nel documentare la natura, raccogliere osservazioni naturalistiche esplorando il territorio.  Per cui permette di conoscere quali specie sono presenti nelle nostre città e dove, stimolando a trovare le strategie migliori per tutelarle e proteggerle.

Quest’anno la CNC ha avuto luogo anche in molte città italiane, molte delle quali al Sud. Quali sono stati i risultati ottenuti?

Il “Cluster Italia” composto da 7 città italiane ovvero Ostuni, Trinitapoli, Napoli, Trento, Catania, Lecce, Taranto, è nato con lo scopo di mettere in contatto realtà diverse, paesaggi e contesti diversi e allo stesso tempo creare rapporti sociali, collaborativi e in futuro economici.

Con la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini di tutte le 7 città italiane del Cluster, nei giorni dal 26 al 29 Aprile da bravi “cittadini scienziati” abbiamo raccolto 2389 osservazioni.  Un ottimo risultato raggiunto con sforzo volontario e gratuito e con il contributo di tutti coordinatori, città, enti referenti, collaboratori tecnici, cittadini, partners e media partners che hanno aiutato la scienza, organizzando e partecipando ai BioBlitzes. Queste attività di citizen science a carattere internazionale servono per risvegliare nei cittadini un interesse e passione verso la scienza e la natura e mirano a creare una simbiosi. L’altro obiettivo è sicuramente la raccolta dati scientifici fondamentali per i vari studi.

Sicuramente, una menzione speciale va riconosciuta alla città di TARANTO e al suo ente, il Wwf Taranto per il risultato più alto ottenuto in termini di osservazioni e partecipazione tra tutte le città italiane partecipanti a livello mondiale.

 

Questa “competizione” reputate sia anche una buona occasione per sensibilizzare riguardo i problemi che affliggono la biodiversità italiana e mondiale?

La City Nature Challenge rappresenta un’occasione per contribuire alla conoscenza della biodiversità in maniera divertente ed avventurosa! E quindi il cittadino in tale maniera esplorando il territorio e raccogliendo dati può più facilmente rendersi conto dello stato di salute dell’ambiente e della biodiversità. E sicuramente questo aiuta a stimolare la sua consapevolezza e quindi la sua sensibilità nei confronti della natura, tanto da suggerire e rendersi partecipe di strategie di azioni di tutela ambientale soprattutto a carattere locale.

Avete qualche esempio di come la comunicazione ambientale svolta nell’ambito del progetto abbia contribuito ad educare le persone in merito all’importanza della biodiversità?

Sicuramente i numeri sono indicativi sull’efficacia dell’attività di coinvolgimento e divulgazione (visibili su http://citynaturechallenge.org/leaderboard-2019/) ma ciò non significa che questo basti, quando si organizzano queste iniziative le difficoltà e gli intoppi sono diversi e ne abbiamo avuti ma ha trionfato la voglia di agire e condividere un’esperienza nuova e divertente che ha effetti anche immediati. I contributi sono stati tangibili, il fatto di realizzare osservazioni naturalistiche ed inserirli in un app dà un senso immediato di appagamento e questo è molto importante inizialmente (https://natusfera.gbif.es/projects/cluster-italia-biodiversita-in-citta-cnc-2019). Il messaggio è stato lanciato, ora sarà il tempo, la pazienza e la passione a decifrare i risultati, negli ultimi anni si stanno diffondendo diverse attività di citizen science e sempre più cittadini ne aderiscono, il problema è invogliare a continuare tali attività anche dopo i singoli eventi, solo una minima parte lo fa, ma il mare è fatto di gocce e più gocce fanno il mare. Lo spirito del Cluster Italia è anche questo, ci siamo prefissati di continuare con questa gara internazionale anche per il 2020, vedremo la riposta futura. Né approfittiamo per ringraziare davvero tutti, cittadini in primis che sono l’energia vitale della citizen science ed i protagonisti della CNC.

Ecco la fotogallery: in ogni foto un collage proveniente da una delle città in cui si è svolta la CNC

Di Simone Valeri

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