1 luglio 2016: parte il Photo Contest di Let’s Clean Up Europe 2016!

| scritto da | ,

LCUE 2016 photocontestIl 1 luglio 2016 partirà su Facebook il Photo Contest della terza edizione di Let’s Clean Up Europe.

Dall’1 al 15 maggio 2016, con una concentrazione di azioni fra il 6 e l’8 maggio 2016, volontari in tutta Europa e oltre hanno realizzato azioni di pulizia (clean-up) per combattere l’abbandono dei rifiuti (anche detto in inglese littering) e sensibilizzare sull’eccessiva produzione di rifiuti. 5.800 azioni sono state registrate con LCUE e i volontari hanno raccolto oltre più 6.000 tonnellate di rifiuti!

In Italia, sono state registrate 203 azioni; la mappa delle azioni italiane è disponibile online. Scopri cosa è stato fatto vicino a te!

Un Contest di questo tipo è un esempio di comunicazione ambientale online che, attraverso i Social Media, può amplificare la portata della proposta permettendo di raggiungere un più vasto – e variegato – pubblico: ridurre i rifiuti prodotti si può! E tutti possiamo fare la nostra parte.

Già la terza edizione di Let’s Clean Up Europe era stata attiva sui Social Media: i volontari che hanno partecipato alle azioni di LCUE hanno condiviso su Facebook e Twitter le loro foto durante la pulizia e i momenti di sensibilizzazione sulla produzione di rifiuti. Seguendo l’hashtag #cleanupeurope, un tam-tam di condivisioni e retweet ha generato ulteriore visibilità per l’iniziativa.

“Condividere” vuol dire rendersi protagonisti e volerlo comunicare al mondo, invitando tutti a partecipare, nella misura e nelle modalità possibili, a quel momento: supportando l’iniziativa a distanza,  parlandone intorno a sé o organizzando azioni in prima persona. Ma soprattutto, rendendosi conto che, nella vita di ognuno, tutti quei rifiuti possono essere ridotti. È anche grazie ad iniziative così che passa il potente messaggio: tutti quei rifiuti che vediamo nelle foto dei nostri contatti sui Social Media esistono davvero! E, in parte, esistono perché abbiamo prodotto una quantità eccessiva di rifiuti. L’idea di promuovere un contest sui Social Media agisce quindi come parte della campagna di comunicazione e mira proprio ad agire alla fonte: prevenire la produzione eccessiva di rifiuti stimolando l’impegno di ognuno unendo la modalità “concorso” e quella “Social”. Il contest si rivolge inoltre ad un ampio pubblico e potenzialmente amplia il target di diffusione mirando a coinvolgere nuovi volontari che partecipino alle prossime iniziative.

Come funziona il LCUE 2016 Photo Contest?
Coloro che hanno organizzato un’azione di pulizia (chiamati action developer) durante il Let’s Clean Up Europe 2016, possono inviare la loro foto migliore dell’azione alla Segreteria LCUE, A.I.C.A., allegandola in un messaggio di Facebook Messenger indirizzato a Let’s Clean Up Europe – Official.

Qualche regola:

  • È possibile inviare 1 foto per ogni azione;
  • Solo le foto inviate alla Segreteria LCUE (Let’s Clean Up Europe – Official) via Facebook messenger saranno accettate;
  • Nel messaggio, includere le seguenti informazioni: NOME dell’AZIONE, NOME dell’ACTION DEVELOPER e LUOGO di realizzazione dell’azione;
  • Assicurarsi di detenere i diritti di copyright della foto!

Ci sarà 1 solo vincitore alla fine del concorso. Il vincitore sarà determinato dalla quantità di “Mi piace” che otterrà la sua foto.

Il vincitore del Photo Contest di Let’s Clean Up Europe 2016 sarà premiato con la pubblicazione di un’intervista personalizzata pubblicata su Envi.info e riceverà simpatici gadget!

Quando?

  • Potete inviare le vostre foto migliori (una per azione) a partire dal 1° luglio fino al 31 Luglio 2016;
  • Le votazioni su Facebook inizieranno subito dopo: dal 1° agosto al 31 agosto 2016.

Durante il mese di agosto 2016, tutti potranno votare con un “like” la foto migliore nell’album Facebook dedicato al concorso sulla pagina Let’s Clean Up Europe – Official.

Invita amici e famigliari a partecipare al concorso e a votare per la miglior foto delle azioni di LCUE e… che vinca la foto migliore!

 

Per maggiori informazioni, scrivi a serr@envi.info.

Redazione

Lascia un commento