L’anima green del Giubileo attraverso le immagini di Fiat Lux

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Il rendering mostra una delle immagini dell'opera d'arte pubblica dal titolo "Fiat Lux: illuminare la nostra casa comune" che saranno proiettate sulla facciata della Basilica di San Pietro la sera dell'8 dicembre, apertura del Giubileo straordinario della Misericordia. ANSA/UFFICIO STAMPA EDELMAN ITALY - PHOTO DAVID DOUBILET
ANSA/UFFICIO STAMPA EDELMAN ITALY – PHOTO DAVID DOUBILET

Ieri, martedì 8 dicembre 2015, si è ufficialmente aperto il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio ha dimostrato, ancora una volta, non solo di assegnare un’importanza fondamentale alle tematiche ambientali, ma anche e soprattutto di sapere come portarle magistralmente  all’attenzione del grande pubblico.

Già con l’Enciclia Laudato Sì, Papa Francesco aveva già presentato il tema della salvaguardia del pianeta come tema centrale della sfida che attende l’umanità. Per rinforzare il concetto e spiegare ai fedeli la portata e la dimensione del concetto di “misericordia”, che abbraccia anche il rapporto dell’uomo con la Natura, il Vaticano ha organizzato una vera e propria installazione audio visiva, definita da molti un’opera di arte contemporanea.

«Fiat lux: illuminare la nostra casa comune»  

La facciata e la Cupola della Basilica di San Pietro sono infatti state illuminate da proiezioni di immagini prese dal lavoro di fotografi, quali Sebastiano Salgado, Steve Mc Curry, Yann Arthus Bertrand a Joel Sartore, da fotoreporter, e cineasti. Le immagini erano volte a rappresentare la bellezza e la tenerezza della natura, per ricordare a tutti i presenti l’urgenza di prendersi cura della nostra casa comune.

Le stesse immagini sono state proiettate in contemporanea anche alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Clima in corso a Parigi per raccontare ai cittadini la dipendenza reciproca degli uomini e della vita sulla terra con il pianeta attraverso una storia visiva. La proiezione è stata seguita in diretta televisiva attraverso numerosi network e in streaming via internet.

Ecco quindi un esempio di efficace comunicazione ambientale rivolta al grande pubblico, che speriamo che, congiuntamente alle decisioni che emergeranno dalla #COP21, servano a educare e ispirare una fetta sempre maggiore della popolazione sui temi del cambiamento climatico senza distinzione di generazioni, culture, lingue, religioni e classi.

Francesca Davoli

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