Sostenibilità: la voce dei ragazzi che simulano l’ONU

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Rome MUN 2015
di Francesco N.M. Rasero

Sostenibilità, ma anche nutrizione, biodiversità ed energia: queste le tematiche che affronteranno i giovani partecipanti alla prossima edizione del Rome Model United Nations (RomeMUN), simulazione dei lavori delle Nazioni Unite in programma a Roma dal 14 al 18 marzo. Per cinque giorni i delegati –oltre duemila studenti universitari provenienti da un centinaio di Paesi del mondo- indosseranno i delicati panni di mediatori diplomatici, mettendosi alla prova nell’affrontare alcuni fra i nodi più rilevanti nel dibattito internazionale. I partecipanti, che rappresenteranno tutti gli Stati membri dell’Onu e ne dovranno sostenere le varie posizioni all’interno del dibattito, saranno suddivisi in dieci Commissioni, sul modello di quelle delle Nazioni Unite (Fao, Unep, Ecosoc, Unicef, ecc.).
«Il tema di base non poteva che essere mutuato, quest’anno, dall’Expo 2015, con lo slogan “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” –spiega Daniela Conte, direttore esecutivo RomeMUN- Alcuni tra i “top students” delle università più prestigiose al mondo si confronteranno pertanto con i colleghi italiani su tematiche che mai come ora riguardano a pieno il loro futuro e il futuro di tutto il pianeta, quali nutrizione, sostenibilità e ambiente. Un’occasione unica per mettersi in gioco con le dinamiche della politica internazionale ma anche un banco di prova per esprimere la “voce di giovani”».
I lavori inizieranno con un intervento introduttivo dell’ambasciatore del Brasile in Italia, Ricardo Neiva Tavares, per poi proseguire nei giorni successivi con un nutrito programma di contributi di diplomatici e giornalisti, che offriranno ai partecipanti un quadro degli strumenti politici a loro disposizione. La manifestazione, volta a promuovere in maniera diretta il dialogo fra il sistema educativo e quello economico-produttivo, sarà aperta anche al pubblico esterno.
«Al termine dei cinque giorni di lavoro, i giovani delegati saranno chiamati a produrre dei “Position Paper” comuni sulle diverse tematiche prese in analisi –dettaglia Giorgio Bartolomucci, dell’Associazione Giovani nel Mondo, tra i promotori dell’iniziativa- I risultati della Conferenza RomeMUN verranno quindi diffusi pubblicamente, tramite comunicati stampa, siti web e social network, oltre a essere inviati per opportuna conoscenza alle reali Commissioni ONU corrispondenti a quelle simulate dai ragazzi».
Per maggiori informazioni visitare il sito www.romemun.org o seguire l’hashtag #RomeMUN.

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