Gli alberi di Chicago: un tesoro manifesto.

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di Valentina Tibaldi

Pensate a uno scambio vantaggioso, un investimento con un tasso d’interesse davvero favorevole. Di questi tempi, è qualcosa che sfiora la fantascienza.
Forse nelle banche, ma non nei vivai! Perché in questo caso tutto sta nel cambiare interlocutori e parametri, dimenticando per un attimo azzardate speculazioni finanziarie per interrogarsi, ad esempio, su quanto può essere redditizio dedicarsi a piantare e accudire gli alberi. The Morton Arboretum, organizzazione no profit che si prende cura dei 222.000 alberi presenti su un terreno di 1700 acri nell’Illinois, pensa che lo sia.

Presupposto fondamentale è la convinzione che gli alberi siano un patrimonio di biodiversità che si traduce in vantaggi reali, tangibili e quantificabili; il metodo per misurarli è il National Tree Benefit Calculator, strumento su base nazionale statunitense che si avvale di una serie di criteri per quantificare i benefici che le piante sono in grado di creare; il risultato è fatto di numeri sorprendenti, che hanno dato vita e significato a un’originale campagna di comunicazione realizzata a Chicago e dintorni lo scorso 27 aprile, su impulso del claim “Ogni albero conta”.

L’occasione è stata la celebrazione dell’Arbor Day, ricorrenza nata nel 1872 e che oggi, in molti paesi, rappresenta un’opportunità annuale per dedicarsi alla cura degli alberi nei modi più svariati. E così, in un’azione fra l’unconventional puro e l’ambient marketing, le migliaia di alberi presenti a Chicago e in altre sette comunità (Glen Ellyn, Glendale Heights, Lombard, Wheaton, Downers Grove, Lisle, Naperville) hanno esposto un cartellino con l’espressione in denaro del tornaconto che la comunità può ottenere dal verde urbano. Quel giorno, le piante hanno smesso di essere semplicemente parte dell’arredo metropolitano per dichiarare con orgoglio pubblico la loro redditività, capace di ripagare ogni dollaro speso in un anno per la loro gestione con un controvalore medio di 2.70 $, destinato a crescere con il tempo. E se in pochi negherebbero che aria e acqua più pulite sono un vantaggio per tutti, poter leggere l’ammontare di questo vantaggio su un oggetto tanto familiare quanto un cartellino del prezzo ben visibile, è in grado di rassicurare e convincere anche i più incerti. Per non parlare dei risvolti puramente economici (vi siete mai chiesti quanto può far risparmiare, in termini di aria condizionata, un albero dalle grandi fronde che adombra il tetto della vostra abitazione?), sociali ed estetici, tutti presi in considerazione e conteggiati nella cifra finale.

Quantificare l’impagabile: questo, in sintesi, l’obiettivo della campagna. Un modo inedito di rendere omaggio a una festività che, a detta del suo creatore J. Sterling Morton: «non è come le altre ricorrenze. Ciascuna di esse si basa sul passato, l’Arbor Day lancia proposte per il futuro». Un futuro in cui linguaggio economico e valori ambientali vanno di pari passo.

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