Sodalizio tra ricettività turistica e filosofia rifiuti zero

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di Silvia Musso

Federalberghi Capri ha sancito con Anci Campania, un protoccolo d’intesa il cui obiettivo è ridurre progressivamente entro il 2020 la produzione di rifiuti secondo la strategia Zero Waste ideata da Paul Connet. Il progetto, denominato “Hotel Rifiuti Zero”, intende contribuire alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, bene primario e fattore di attrazione per le strutture alberghiere. L’incentivo individuato è dato da sostanziosi sconti sulla TaRSU, tariffa direttamente connessa alla produzione di rifiuti che permette a chi ne produce meno di pagare di meno e a chi non ne produce affatto di non pagare nulla: un vantaggio anche per i Comuni che dovranno sostenere meno oneri finanziari per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Per capire meglio in cosa consiste questo progetto abbiamo intervistato il Presidente di Federalberghi Capri, Sergio Gargiulo.

Quali saranno i vantaggi per le strutture ricettive?
«Il settore alberghiero sta vivendo un momento delicato e di rilevanti cambiamenti dovuti alla crisi economica, che incide in modo rilevante sui bilanci delle imprese, ma anche alle modifiche profonde negli stili di vita dei consumatori che stimolano continuamente gli imprenditori, a differenziare la propria offerta economica, investendo in preparazione e professionalità del personale e nella qualità del servizio con l’ausilio di attrezzature sempre più professionali e ricercando prodotti di nicchia collegati al territorio. In questa realtà, dunque, il ruolo di un sindacato d’imprese com’è la Federalberghi, non è solo quello di cercare di tutelare la categoria, ma è anche quello di proporre strumenti idonei a migliorare le proprie proposte e a combattere con armi adeguate la battaglia quotidiana del mercato. Qui sta il senso di questo progetto che cerca di avviare il settore sulla strada della sensibilità ambientale trasformandola in valore e elemento competitivo».

Ritiene che questa innovazione possa avere un maggiore appeal nei confronti dei turisti?
«I consumatori, dicono gli esperti di marketing, sono sempre più orientati alle tematiche del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente e tenderanno a premiare le aziende in tal senso virtuose. Secondo recenti indagini, infatti, oltre il 40% delle prenotazioni presso gli hotel avviene valutando anche l’ecosostenibilità svolta all’interno della struttura e ormai a livello mondiale vi sono più di 30 organi certificatori per hotel ecosostebilibili. La location sostenibile ha due caratteristiche fondamentali: offre una miglior esperienza di viaggio al turista (autenticità, sapori, colori, odori… ), dura nel tempo e permette, quindi, all’impresa turistica di lavorare in un’ottica di lungo periodo».

Quali saranno le strategie per comunicare la nuova filosofia ai clienti?
«Primo elemento fondamentale che prevede il nostro progetto è la formazione del nostro personale in modo che il cliente percepisca la filosofia attuata nel nostro hotel. Saranno poi poste all’interno delle camere le indicazioni per una corretta applicazione del protocollo. Infine durante le fiere internazionali e sui portali web saranno indicate le nostre procedure e coloro che applicano il nostro protocollo saranno riconoscibili grazie ad un marchio denominato “Una stella per l’ambiente”. La Federalberghi, assieme a partner prestigiosi e autorevoli, ha voluto promuovere questo marchio come un messaggio chiaro e positivo per un futuro migliore sia per le imprese che rappresenta che per la società nel suo complesso».

Tra i 14 comuni che hanno aderito al progetto spicca anche Napoli, l’amministrazione più grande. L’idea è di estendere queste buone pratiche a tutte le strutture ricettive nazionali. Il rapporto tra ricettività e riduzione dei rifiuti è un percorso virtuoso già intrapreso in altri Paesi europei. Speriamo che anche l’Italia, Paese per eccellenza dell’ospitalità turistica, sappia accogliere questa nuova sfida e comunicarla nel modo più efficace.

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