Idee “migranti” per un progresso senza posa

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di Anna de Polo

Quando l’arte diventa un mezzo per comunicare l’ambiente e l’ambiente una fonte d’ispirazione per l’arte, il risultato e’ sempre vincente, soprattutto in un paese come l’Italia, dove, nonostante tutto, il connubio tra arte e natura e tra cultura e territorio si traduce in un linguaggio che tutti sembrano comprendere. Questa facilita’ di raggiungere il cittadino comune e di toccarne la sensibilita’ e’ quello di cui ha bisogno la scienza per uscire da libri e laboratori e tradursi in un effettivo progresso della societa’. Cio’ in fondo rappresenta il fine ultimo della comunicazione ambientale. Per questo ogni inziativa che si muova in questa direzione merita di essere divulgata, piccola o grande che sia.

Molti sono gli eventi di questo genere. Uno di essi e’ Il Paese Dei Nidi, un “progetto migrante” che si propone di promuovere la tutela dell’ambiente e del teritorio in modo davvero insolito e creativo. Moduli essenziali di casette-nido per uccelli, costruite dalla LIPU, sono stati consegnati ad artisti attivi in Piemonte per essere personalizzati e trasformati in opere d’arte. Il risultato sono ventinove “Bird Box d’Autore” che verranno esposti in una mostra itinerante in diverse localita’ d’Italia. Il primo appuntamento è stato a Calosso, nel Monferrato, dal 21 maggio al 19 giugno. La mostra si è poi spostata a Favara (Agrigento), al castello di Racconigi (Cuneo) ed infine sulle colline del lago d’Orta, ad Ameno (Novara). Ogni evento sara’ arricchito da reading, installazioni sonore e conversazioni multidisciplinari, in un assiduo dialogo tra approccio scientifico e approccio artistico e creativo, «nella convinzione che l’arte -come osserva Patrizia Rossello, ideatrice del progetto – possa innescare un processo di cambiamento nella societa’».

Sullo stesso principio si fonda Riciclarti 2011- Cantiere Arte Ambientale, una rassegna giunta alla sua quarta edizione che mette a confronto l’arte visiva contemporanea con le politiche di sostenibilita’ ambientale. Curata dall’artista padovana Marisa Merlin e promossa dall’Associazione Culturale Arteria, la mostra ha visto esposte opere d’arte e di design selezionate da una giuria di esperti, in una location suggestiva, l’Ex Macello di via Cornaro, a Padova, dal 27 maggio al 26 giugno.

Entrambe le iniziative fanno dell’arte uno strumento per comunicare e sensibilizzare, rispondendo all’esigenza di rendere sempre nuovi ed appetibili i concetti di tutela dell’ambiente e di sviluppo di pratiche individuali e sociali piu’ consapevoli e sostenibili. Cio’ e’ particolarmente importante in una societa’ come la nostra, in cui l’abbondanza d’informazioni che ci raggiungono ogni giorno ci rende assuefatti a tutto ed in cui e’ alto il rischio che anche i messaggi, per quanto allarmanti, sulla salute del nostro pianeta diventino presto stantii. L’indifferenza e l’assuefazione del cittadino sono infatti il terreno migliore per un ristagno morale ed intellettuale che alla lunga puo’ rallentare il progresso della societa’.

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