Riscaldati da un fumetto per il bene del pianeta!

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di Annalisa Audino

Si è presentato come un misto di musica, ecologia, arte, disegno e letteratura l’ottavo appuntamento con l’annuale antologia del fumetto indipendente italiano curata da Claudio Calia e Emiliano Rabuiti nell’ambito del progetto Sherwood Comix, sezione “a fumetti” dello Sherwood Festival, il più grande evento musicale del Veneto organizzato dalla più longeva radio libera italiana, Radio Sherwood, tra giugno e luglio.

L’edizione 2010 dell’antologia, rispetto agli anni passati, è arricchita dal taglio ambientalista: in alcuni casi i temi ambientali costituiscono il perno delle storie, in altri lo spunto iniziale per un discorso più ampio. In generale, dopo il vertice di Copenhagen, conclusosi con un deludente buco nell’acqua, e a causa delle numerose tensioni che caratterizzano il mondo odierno, prevale una visione d’insieme pessimistica, tra l’angosciante e il sarcastico, dei rapporti tra uomo e ambiente. Punto in comune della narrazione però è sicuramente la volontà degli autori di surriscaldare gli animi e comunicare a tutti ciò che pensano, ma soprattutto ciò che sta accadendo. Il testo infatti parla di crisi economica, guerre, paranoie, razzismo e violenze: tutti elementi di un riscaldamento della tensione globale sulla superficie del pianeta su cui gli autori di questo volume hanno voluto esprimere con le loro storie e i loro disegni un contributo a fumetti.

Gli autori inediti sono 28 e fin dalla copertina del volume, ideata da Giuseppe Palumbo, il messaggio è chiaro: è necessario arrabbiarsi e surriscaldarsi quanto la Terra per poter fare qualcosa. Il soggetto in prima pagina infatti, al posto della testa, ha il globo terrestre in fiamme, sia per la rabbia causata da certe informazioni che per il vero e proprio surriscaldamento globale. Le sagome dei continenti, contrasti di colore bianco sullo sfondo scuro, suggeriscono invece l’immagine di un mondo consumato dentro sé stesso e occhi sbarrati del soggetto non fanno altro che esprimere l’angoscia dell’impotenza.

Impossibile descrivere ogni singolo fumetto e il messaggio che porta. Le storie sono varie per soggetto e tematica affrontata, oltre che per tecnica artistica utilizzata: si passa dalla prospettiva di singoli personaggi, come il bracciante extracomunitario di Rosano descritto dall’inchiostro di Cristina Spanò, ai racconti avventurosi sulla quotidianità, come il personaggio di Sara Bartoletti, autrice di Mirabilis Japala, che come un novello personaggio di Giono, combatte il degrado urbano innestando semi di piante infestanti, o come il “ricercatore venduto” di Kyoto Hotel (Toni Bruno) che in nome del denaro spaccia l’energia nucleare per progresso ed energia pulita. Non mancano tematiche come l’omofobia, le intercettazioni, la privatizzazione dell’acqua, la marea nera della British Petroleum, il vertice di Copenaghen, raccontato con ironia in Climattivista di Zerocalcare, o la droga e l’impatto di questa sull’ambiente.

Insomma una raccolta sicuramente da leggere ed assaporare, sia per chi ama il genere del fumetto che per chi vuole invece essere rapito da un volume che racchiude con passione e energia tematiche attuali ed importanti, proponendole in istantanee oneste e schiette testimonianze della realtà ed evitando l’errore di utilizzare la carta stampata come una vuota occasione per sentenziare il proprio punto di vista senza proporre azioni concrete.

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