Intervista all’Assessore provinciale all’ambiente di Milano Bruna Brembilla: l’ambiente, la scuola e la comunicazione ambientale

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di Eleonora Anello

Il 24 aprile si è concluso il I Festival della Comunicazione Ambientale rivolto alle scuole organizzato dal suo assessorato. Ci può fare un bilancio?
Per la partecipazione, gli argomenti trattati e il livello qualitativo complessivamente raggiunto, direi che il bilancio è stato sicuramente positivo. Le scuole che hanno partecipato sono più di 50 con circa 140-150 classi. Di queste 27 scuole hanno realizzato ciascuna un prodotto finale che è stato presentato durante il festival in diverse categorie di progetto (greenspot, uno slogan per l’ambiente, le piccole guardie ecologiche, mobilità sostenibile). Ai 4 laboratori allestiti alla scuola Bacone dal lunedì al venerdì hanno partecipato circa 50 classi provenienti da tutta la provincia. Al convegno hanno partecipato più di 200 persone. In totale, possiamo dire che la partecipazione al festival ha interessato più di 4000 persone.

Quale ruolo può avere la comunicazione ambientale rivolta ai giovani?
Risvegliare il senso critico rispetto alla comunicazione commenrciale e alla pubblicità di cui i giovani sono spesso i bersagli ideali. Attraverso i green spot, i manifesti pubblicitari, i giochi, i ragazzi hanno avuto la possibilità di creare e poi diffondere messaggi differenti da quelli imperanti. L’obiettivo è quello di cambiare modello e diffondere un altro paradigma, più sostenibile e responsabile. In particolare il concetto di ambiente è stato liberamente analizzato e interpretato dai giovani in due sensi diversi e complementari: il primo senso è quello usuale di ambiente dal punto di vista ecologico, e quindi gli argomenti trattati sono stati quelli dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, peraltro facendo emergere come questi argomenti siano contigui e gli uni rispetto agli altri e come si implichino a vicenda. Il secondo significato dato al concetto di ambiente rimanda all’ambiente sociale e alle questioni che sottende: bullismo, droga, socializzazione, relazioni.

Si è giustamente posta l’attenzione sull’educazione ambientale, quale ruolo svolge all’interno della vostra strategia comunicativa?
La comunicazione ambientale ha un’importanza primaria nello svolgimento delle funzioni dell’assessorato. Al di là del Festival di comunicazione ambientale infatti, riteniamo fondamentale fornire ai cittadini una chiara comunicazione sulle attività e i progetti che l’assessorato svolge proprio per il particolare settore di cui si occupa.
Penso al piano rifiuti e alla raccolta differenziata oppure al risparmio energetico e alle politiche promosse sull’acqua: in tutti questi casi la comunicazione, l’informazione e l’educazione risultano sempre intrecciate al fine di promuovere uno stile di vita più sostenibile e consapevole.

Come ha risposto all’evento la provincia?
Le attività sul territorio sono state numerose: incontri tematici e momenti di confronto si sono succeduti a ritmo continuo. La risposta del territorio è stata molto buona e testimonia del grande interesse per il tema trattato. In particolare è stata molto soddisfacente la risposta che abbiamo avuto sul festival da parte delle amministrazioni scolastiche e dei genitori. Inoltre, del tutto inaspettatamente hanno richiesto la partecipazione anche realtà provenienti da altre province, a testimonianza della grande attenzione e attualità del tema ambientale.

Cosa ricorderà?
Nelle iniziative di Pegaso, il progetto per le scuole di educazione ambientale della provincia di MIlano, noto sempre un livello molto alto in termini di qualità dei lavori svolti, di scambio di idee, di competenze e di energia tra insegnanti, studenti e genitori. In particolare quest’anno non posso non menzionare le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Cannizzaro di Rho che sotto la capace guida di Marzia Campione hanno gestito l’ufficio stampa del festival, esperienza nuova per loro, con grande entusiasmo, competenza e passione.

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