La partecipazione alla base di Echo Action

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di Alessio Sciurpa

Oltre 1700 famiglie in tutta Europa sono state coinvolte da Echo Action, progetto europeo nell’ambito del programma “Intelligent Energy Europe”, da poco conclusosi e coordinato da AGIRE (Agenzia Veneziana per l’Energia) e dal Comune di Venezia, che vede coinvolte numerose altre città europee, tra cui Berlino, Londra, Sintra (Portogallo), Karlstad (Svezia), Bourgas (Bulgaria) e Kaunas (Lituania).
Il 21 aprile dalle 9.30 a Venezia, nella splendida cornice di Palazzo Ducale, verranno presentati in un incontro aperto al pubblico i risultati del progetto, il cui partenariato italiano è composto dai Comuni di Venezia, Bologna, Capannori, dalle Agenzie per l’Energia di Venezia (AGIRE) e Lucca (ALERR), da Banca Popolare Etica e da MAG Venezia.

Un percorso articolato e complesso, ma ben strutturato, che a partire da ottobre 2007, attraverso un percorso di facilitazione e di accompagnamento le famiglie coinvolte si sono impegnate dapprima nella modifica di comportamenti e abitudini per ridurre i propri consumi, poi nell’attuazione di soluzioni a basso costo, infine, nella realizzazione di interventi strutturali per la cui realizzazione sono stati messi a punto strumenti di finanziamento agevolati. Ne parliamo con Il Direttore di AGIRE Edoardo Tognon e con Alessio Ciacci Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori.

Ing. Tognon può anticiparci alcuni dei risultati raggiunti?
Echo Action è stato fin dal suo inizio un progetto molto ambizioso: sette Paesi coinvolti, nove città partner di progetto, tra cui Venezia, Londra e Berlino, 154 città “osservatrici”, 1913 famiglie Europee partecipanti attivamente ai gruppi di lavoro, 17 istituti finanziari e 157 aziende.

Il progetto si muove su un doppio binario può spiegarci perchè?
Echo Action non è un “semplice” progetto di divulgazione della cultura del risparmio energetico verso le famiglie. E’ molto di più. Innanzi tutto il primo binario che ha percorso è stato quello di coinvolgere in prima persona le famiglie, dividendole in gruppi di lavoro, nei quali il contributo di ognuno era di estrema importanza. E’ evidente come questo abbia un’alta valenza, non solo a livello di diffusione delle conoscenze, ma anche a livello sociale: i condomini finalmente hanno avuto la possibilità di conoscersi l’un l’altro creando progetti insieme, i vicini di casa hanno condiviso le loro opinioni e le loro esigenze. Il secondo binario è stato costituito dal contatto diretto tra le famiglie e gli operatori economici e finanziari. Questo contatto è stato “mediato” dal Comune o dall’agenzia locale per l’energia, che hanno garantito la neutralità e l’imparzialità. Inoltre le famiglie stesse, formate attraverso i gruppi di lavoro, hanno potuto interloquire con gli operatori in maniera critica, coscienti di quanto richiedevano loro.

Uno degli obbiettivi del progetto è una strategia per la diffusione delle best practice anche al di fuori delle città direttamente coinvolte, ci teniamo a sottolinearlo perchè purtroppo troppo spesso quest’aspetto viene trascurato, può illustrarci come?
Le attività di Echo Action nelle città partner ora stanno volgendo al termine. Il progetto però è tutt’altro che concluso. Il 21 aprile prossimo si svolgerà a palazzo Ducale di Venezia il convegno dedicato ai Comuni italiani interessati a divenire “città osservatrici”, che avranno l’opportunità di ricevere il materiale e gli strumenti prodotti dal progetto per poter replicarlo sul loro territorio. L’intento finale è quello di creare una rete di Comuni virtuosi, che partendo da Echo Action e attraverso lo scambio di know-how e la collaborazione reciproca, possano sviluppare progetti nel settore della promozione del risparmio energetico verso i cittadini, utilizzando fonti di finanziamento nazionali o europee.

Assessore Ciacci, uno dei punti cardine del progetto era la diffusione di buone pratiche rispetto al risparmio energetico tra le famiglie coinvolte, sono già stati rilevati risultati concreti in questo ambito nel vostro comune?
Il percorso è stato estremamente positivo ed ha visto una grande ed attiva partecipazione da parte di oltre cento famiglie agli incontri di formazione sulle tematiche del risparmio energetico e delle energie alternative. Oltre ad un grande interesse abbiamo riscontrato anche tanti interventi sulle abitazioni che sono andati proprio a mettere in pratica quanto approfondito grazie all’assistenza progettuale di tecnici esperti del settore. I molti progetti avviati in questi anni sulla riduzione dei rifiuti, dello spreco energetico, del consumo idrico e per uno stile di vita più sobrio e legato a consumi locali, stanno alimentando nella nostra comunità una cultura del fare e del rispetto ambientale che sempre viene alimentata dagli ottimi risultati sia in termini economici che ecologici.

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