A Napoli Mimmo Calopresti racconta il sud Italia tra bellezza e rifiuti

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Ci sono tanti modi per raccontare il Sud Italia, le sue bellezze, le sue risorse ma anche le difficoltà e le tante sfide quotidiane. Il regista Mimmo Calopresti ha scelto di farlo partendo da una prospettiva insolita: abbinando bellezze naturali e rifiuti abbandonati, racconti del passato e moderne storie di integrazione, lotta alle mafie e impegno per la tutela dell’ambiente.

Così è nato Immondezza, il nuovo documentario del regista calabrese (Preferisco il rumore del mare, La fabbrica dei tedeschi), che sarà proiettato lunedì 22 gennaio alle 12,45 presso il Teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo 30, Napoli) nell’ambito della prima edizione degli “Stati Generali dei Rifiuti in Campania”in occasione del decennale dell’emergenza rifiuti in Campania. La proiezione sarà introdotta da un breve dibattito moderato dal giornalista di Sky Paolo Chiariello, a cui prenderanno parte il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, lo stessoCalopresti e il protagonista Roberto Cavallo. La proiezione è offerta da 100% Campania.

Il film prende spunto da “Keep Clean and Run” -trail unico al mondo, ideato proprio dal “rifiutologo” Roberto Cavallo- che vede sportivi e testimonial impegnati in una corsa dai risvolti ambientali.

Un percorso su oltre 1.000 chilometri di territorio attraversato, da nord a sud Italia, raccogliendo e segnalando i rifiuti abbandonati, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering e del marine litter (abbandono dei rifiuti, in strada e in mare). Il titolo dell’opera è quindi un omaggio a Pier Paolo Pasolini che, con la sua indiscussa e geniale visione del futuro, vide già nella tutela dell’Ambiente una delle sfide-chiave per il nostro futuro.

La narrazione cinematografica di Calopresti -che ha seguito gli eco-runner dal Vesuvio all’Etna- si allarga quindi ad abbracciare diversi aspetti legati al Meridione, fornendo molteplici chiavi di lettura.

Il racconto di Immondezza è infatti l’occasione per far conoscere le molteplici storie di personaggi, dalla Campania alla Sicilia: cittadini, ragazzi, amministratori pubblici e associazioni uniti dall’amore per la loro terra.

Uno strumento raccontare l’impegno contro le mafie, a partire dalle eco-mafie, fatto di grandi progetti uniti alle piccole azioni “resistenti” di ogni giorno, compreso il gesto di raccogliere una cartaccia abbandonata in natura. Una testimonianza di esperienze virtuose di accoglienza. Un viaggio alla scoperta del Sud Italia, con i suoi angoli di assoluto fascino, paesaggi mozzafiato, parchi naturali, tesori artistici e architettonici -dal cratere del Vesuvio a Paestum, passando per Amalfi, giusto per restare in Campania- nella convinzione intima e profonda che “la bellezza salverà il mondo”.

Il risultato è un documentario fatto di storie ed emozioni; di denuncia e di impegno ma, soprattutto, di speranza per il futuro.

Immondezza (doc, Italia 2017, 42’) è prodotto da AICA – Associazione internazionale per la Comunicazione Ambientale e da Magda Film, su sceneggiatura di Daniela Riccardi ed Emanuela Rosio, per la fotografia di Carlo Boni e il montaggio di Simona Infante.

Il film, dopo le anteprime in Senato e al Festival “Visioni dal Mondo” di Milano, ha ricevuto l’Awareness Award dall’Awareness Film Festival di Los Angeles; è stato proiettato al Kuala Lumpur Eco Film Festival (KLEFF), al Festival Internazionale Ambientale di Cinema (FICMA) di Barcellona e in svariati altri festival nazionali e internazionali ed è in concorso al Cinema Verde International Environmental Film & Arts Festival, in programma aGainsvilleFlorida (USA) dall’8 al 12 febbraio prossimi.

Ulteriori informazioni e dettagli sono disponibili sul sito www.immondezza.it.

Sinossi

Immondezza è un viaggio nel Sud dell’Italia tra bellezza e rifiuti. Dal Vesuvio all’Etna attraversando ‘di corsa’ parchi e Comuni, montagne e spiagge, pulendo quello che altri hanno sporcato. 350 chilometri di panorami mozzafiato fanno da sfondo all’impegno del runner Roberto Cavallo contro il littering. Per un cammino –Keep Clean and Run– all’insegna della fatica e dell’incontro con chi combatte le mafie, con chi accoglie i profughi e con chi ama la propria terra.

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