Sulle spiagge di Pietra Ligure 10 mila posacenere contro i mozziconi di sigaretta

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Il comune di Pietra Ligure rilancia e potenzia l’iniziativa ambientale sperimentata già dallo scorso anno: posacenere portatili sulle spiagge contro “l’inquinamento da mozzicone”. Sono ben 10.000, infatti, i posacenere portatili distribuiti dal municipio. Il consigliere delegato all’ambiente Paolo Fontana spiega la buona pratica in questo modo: «La scorsa estate abbiamo lanciato il progetto della “Spiaggia Parlante” che, attraverso dei cartelli in policarbonato a forma di fumetto alti circa un metro, dava il benvenuto ai bagnanti, invitandoli a non abbandonare i rifiuti. Per evitare l’inquinamento da mozziconi di sigaretta avevamo anche distribuito mille posacenere portatili. Quest’anno abbiamo deciso di potenziare l’iniziativa, aumentando sia il numero dei cartelli, che passeranno da nove a venti, sia il numero dei posacenere, che saliranno da mille a diecimila».

Non lasciare i tuoi mozziconi sulla sabbia

Nel dettaglio, gli habitué delle spiagge troveranno i «cenerini» per la raccolta dei mozziconi, riportanti il logo di Pietra Ligure, all’interno delle tasche in plexiglas di cui sono dotati i cartelli a forma di fumetto. «I “cenerini” possono essere tenuti ovunque, in borsa o in macchina – prosegue Fontana. Sono a tenuta stagna, consentono di spegnere la sigaretta senza bruciarsi e sono inodori». L’iniziativa è stata attuata coi fondi del progetto europeo Smile (Strategies for Marine Litter and Environmental prevention of sea pollution in coastal areas), guidato dalla Regione Liguria e finalizzato a ridurre i rifiuti nelle aree costiere. Il progetto, che terminerà a luglio e che ha coinvolto, oltre a Pietra Ligure, pure le amministrazioni di Magliolo, Giustenice e Tovo, prevedeva tra le altre cose anche l’attivazione dell’App per smartphone TrashPic, mediante cui i cittadini possono inviare le foto dei rifiuti trovati nell’area del torrente Maremola o sulle spiagge. «Le segnalazioni arrivano direttamente all’Ufficio Ambiente del Comune e alla ditta Ata, che provvede immediatamente alla rimozione», conclude Fontana.

 

Redazione

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